mercoledì 12 gennaio 2011

Ha giurato sui suoi figli

Le ultime dichiarazioni (dichiarazioni? Vabbè...) del premier mi hanno suggerito qualche domandina. Lui dice: "Sono totalmente indifferente al fatto che ci possa essere un fermo o meno dei processi, che considero ridicoli, su fatti per i quali ho avuto modo di garantire che sono inesistenti, giurando sui miei figli e sui miei nipoti". E poi quest'altra perla, riferita al legittimo impedimento: "io non l'ho mai richiesta; è un'iniziativa portata avanti dai gruppi parlamentari".

Se avete finito di ridere, vi dico qual è la domandina che mi è sorta spontanea: se è convinto, come pare esserlo realmente, che i suoi processi sono delle farse, sono ridicoli, al punto di arrivare a giurarlo sui suoi figli e i suoi nipoti, perché non si è mai presentato a un'udienza? Scusate, eh, ma se uno è convinto che le accuse contro di lui siano tutte una montatura, va in tribunale e sbugiarda i suoi accusatori. Non vi pare una cosa logica?

E mettiamo pure, anche se non è vero niente, che lui il legittimo impedimento non l'abbia mai chiesto. Cosa cambia, alla fine? Il legittimo impedimento, se non ricordo male, è una legge a cui si può rinunciare. Sarebbe bastato che avesse deciso di non utilizzarlo e la questione sarebbe finita lì.

Vabbè, meglio lasciar perdere.

4 commenti:

  1. Andrea, la faccenda è più semplice.

    Lui non è costretto ad andare ai processi, basta che ci siano i suoi avvocati. Quindi l'impedimento è una pura balla.

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  2. Sul piano puramente formale non è una balla, visto che il legittimo impedimento è una legge dello stato attualmente in vigore.

    Le uniche balle in circolazione sono quelle che ha raccontato oggi di fronte alla Merkel.

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  3. Stavo dicendo che è una balla che i processi impediscano a lui di lavorare.


    Poi di balle lui ne spara così tante che forse Travaglio potra farne un enciclopedia.

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