Vi ricordate l'ondata di indignazione generale quando nel settembre scorso la deputata di Futuro e Libertà, Angela Napoli, affermò di non escludere che "senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite"? Ci fu, com'era prevedibile, l'immediata presa di posizione, indignata, delle varie deputate del Pdl: da Barbara Saltamarini a Jole Santelli, da Alessandra Mussolini a Melania Rizzoli - quest'ultima annunciò addirittura di volere passare alle vie legali.
Pochi giorni dopo fu la volta dell'onorevole Giorgio Stracquadanio, deputato Pdl, il quale in sostanza disse che non c'è niente di male a darla via per fare carriera. Seconda ondata di reazioni indignate.
Oggi salta fuori l'avvocato Carlo Taormina, ex parlamentare di Forza Italia, celebre tra le altre cose per avere difeso per un certo periodo la signora Franzoni. Il ciarliero avvocato, con una certa nonchalance, afferma che il 15% delle elette nel Pdl ha ottenuto il "posto" a seguito di una concessione sessuale.
Per ora non si registrano reazioni delle interessate (che si siano stancate di reagire?). E, tra l'altro, l'ex parlamentare sembra pure abbastanza sicuro di sé ("Quando deciderò di fare i nomi ci saranno sorprese: non ho paura di querele perché le interessate sanno che io so tutto").
Prendiamo tutto questo, ovviamente, col beneficio del dubbio, ma viene il sospetto che il neologismo "mignottocrazia", coniato un paio d'anni fa da Paolo Guzzanti, non fosse totalmente campato per aria.
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Ed anche se fosse, chi se ne frega?
RispondiEliminaIn politica si giudica per l'operato politico.
Allo stadio si giudica per l'andamento di gioco.
E così via...
Ah, beh, allora...
RispondiElimina