All'inizio era la norma salva-premier, quella che per bloccare un processo solo intendeva bloccarne 100.000. Poi qualcuno si è accorto che forse 100.000 processi rinviati di un anno potevano dare troppo nell'occhio (oltre a provocare la paralisi definitiva del già sconquassato sistema giudiziario) e la cosa è fortunatamente morta lì.
E' arrivato quindi il lodo Alfano, il provvedimento che facendosi beffe dell'articolo 3 della Costituzione rende immuni le 4 più alte cariche dello stato dai processi penali durante la legislatura (tra l'altro, delle 4, solo una è sotto processo - indovinate chi - e quindi non si capisce bene cosa ci sia da immunizzare).
Quindi ha fatto capolino il lodo Consolo, perché giustamente i ministri "normali" si sono detti: "Come, loro sì e noi no? Non è giusto!". Anche questo, palesemente grottesco, è morto sul nascere (unico merito: l'apparente risveglio dal coma profondo del Pd).
Ieri, l'ultima perla partorita da questo governo di stacanovisti, che nel decreto Alitalia ha infilato - quatto quatto - un codicillo (art. 7bis) che modifica la già strapazzata legge Marzano sul salvataggio delle grandi imprese, e che sostanzialmente sospende indefinitamente i processi per i vari Tanzi, Cragnotti, Geronzi, Giacomelli e compagnia bella, cioè i responsabili dei maggiori crac finanziari della storia recente.
Fortunatamente una giornalista, la Gabanelli (quella di Report), ha portato alla luce l'inghippo provocando la reazione di Tremonti ("O va via l'emendamento o va via il ministro dell'Economia"). Detto, fatto. Nel definitivo passaggio alla Camera l'emendamento dovrebbe quindi venire eliminbato.
La domanda sorge spontanea: chi saranno i prossimi da salvare?
Aggiornamento 16,57.
Su alcuni siti internet viene riportato come l'atteggiamento di Giulio Tremonti sia stato un po' ambiguo in tutta la vicenda, in quanto egli stesso appare tra i firmatari - in prima battuta, al Senato - del provvedimento stesso. Scrive ad esempio osservatoriosullalegalita.org:
Attenzione! Tremonti appare tra i firmatari del decreto Alitalia che contiene anche la norma salvacondotto. Ha dichiarato che o la norma veniva cancellata o lui si sarebbe dimesso. Ma alla luce della realtà dei fatti, forse la cosa migliore sarebbe che il governo cancellasse la norma e lui desse le dimissioni, perché delle due l’una: o Tremonti sapeva della norma e dei suoi effetti nefasti sui processi in corso ed allora ha firmato consapevolmente (e quindi non e’ il caso che rimanga al suo posto per sua stessa dichiarazione) oppure ha firmato senza rendersi conto di quello che firmava. Ed allora abbiamo un ministro che firma a cuor leggero qualsiasi cosa che gli venga messa sotto il naso. Meglio per noi tutti, vista l’attuale situazione di tempesta finanziaria ed economica, che il suo posto sia occupato da persona più accorta.
Pendiamo atto.
dai, poteva andare peggio, pensa se uno di questi era accusato di aver violentato qualcuno/a: ora avremmo la norma salva stupratori...
RispondiEliminaMah, visto l'andazzo non mi stupirei se prima o poi venisse proposta anche quella...
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