"Come si cambia" è il titolo di una nota canzone di parecchi anni fa interpretata da Fiorella Mannoia. Il ritornello fa così:
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore,
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
Anche in politica si cambia spesso: alleanze, strategie, schieramenti, idee; si tratta di una prassi consolidata. Ma c'è un movimento (anzi, agli albori forse era un movimento, ora non più), la Lega, che è stato probabilmente più di qualunque altro un maestro in tutto ciò.
Non è mio intento polemizzare. Io non ce l'ho con la lega o con chi l'ha votata - per me ognuno è libero di votare chi vuole -, ma forse certe cose è bene ogni tanto riportarle alla memoria a chi se le è dimenticate, e farle conoscere a chi magari non le sapeva.
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Ammetto che non riuscirei mai a votare Lega per ragioni antropologiche: non esiste alcun denominatore comune fra me e uno come Calderoli.
RispondiEliminaPur essendo consapevole che c'è ben poco di cui rallegrarsi nel panorama politico italiano, resta il fatto che la Lega rappresenta per me un mondo con cui non ho nulla in comune.
Saluti
> Ammetto che non riuscirei mai a votare Lega
RispondiEliminaOggi come oggi neanche io. Anche se devo ammettere che agli inizi, intendo i primissimi anni '90, avevo subito un po' il suo "fascino". Nel senso che lo vedevo veramente come elemento di rottura verso la partitocrazia imperante.
Elemento di rottura che è durato ben poco, visto che si è poi rivelato essere il partito che a più caro prezzo si è venduto a Berlusconi...
Amen.
Ciao.