sabato 18 ottobre 2008

Il Superenalotto è indipendente (dal passato)

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Oggi è sabato e non vi voglio tediare con uno dei miei soliti pistolotti sulla politica. Parliamo invece di una cosa più leggera: il Superenalotto. Perché? Beh, in primis perché in caso esca il 6, oggi pomeriggio qualcuno potrebbe mettersi in tasca 91 millioni di € (scusate se è poco), e secondo perché anche questa volta, come in tutti gli altri casi in cui il jackpot comincia a diventare "importante", il volume delle giocate si impenna, sia in termini di quantità che di qualità.

Io non sono assolutamente un affezionato di giochi, giochini, lotterie e affini, tuttavia non nego che spesso e volentieri, solamente il sabato, un misero euro (la giocata minima) al Superenalotto glielo dò. Un euro, non di più, e sempre uno, anche se il jackpot diventa come quello di oggi. Cosa che invece generalmente (e abbastanza inspiegabilmente) non avviene. Nel senso che, tendenzialmente, più il montepremi sale e più la gente aumenta il volume dei soldi investiti (cioè irrimediabilmente persi). Non trovate che sia curiosa e - perché no - un po' inquietante questa cosa?

E' un po' come quando nel normale Lotto aumentano esponenzialmente le giocate sui cosiddetti "ritardatari", nell'assurda e infondata convinzione che più un numero ritarda e maggiori sono le probabilità che esca la volta successiva. Questo sì è inquietante. Che un numero elevatissimo di persone non sappia (o magari ignori volutamente) che un numero uscito una settimana fa o un anno fa ha le stesse probabilità di uscire di nuovo. Possibile? Sì. Anzi, matematico.

I vari Lotto, Superenalotto e compagnia bella, infatti, cioè tutti i giochi basati sclusivamente sulla matematica, appartengono alla categoria dei cosiddetti giochi "indipendenti", ovvero dove non conta cosa è successo prima. Non esiste nessun legame di nessun tipo con quanto è già avvenuto.

La parola magica è cioè INDIPENDENTE. Avete perciò compreso la regola fondamentale:
Quando un evento è indipendente da quelli che l'hanno preceduto non conta la storia, quello che è successo prima. E allora perché ci sono un sacco di giocatori che sperano di sbancare il lotto o il superenalotto giocando sui numeri ritardatari sperando che questi abbiano più probabilità di uscita degli altri? Risposta: perché non conoscono la statistica! Quando il numero esce i media titolano: "il Lotto è stato sbancato", ma lo Stato, fingendo un tracollo, se la ride, considerando quanto ha incassato tutte le volte che il ritardatario non è uscito. In altri termini

è sciocco studiare il passato per ricavarne una regola per il presente quando si sa che il presente è indipendente dal passato!

Questa regola vale per tutti coloro che si definiscono sistemisti del superenalotto, lotto, roulette ecc. Il fatto poi che i media li portino alla ribalta è veramente un'ammissione di ignoranza della classe giornalistica italiana in termini di statistica. (fonte)

Insomma, oggi giocherò il mio solito eurino del sabato, più che mai convinto che se farò 6 non sarà merito di elaborati calcoli basati sullo studio delle probabilità o delle medie sui numeri già usciti, ma solo ed esclusivamente di una buona dose di... culo! :-)

Vi farò sapere.


Aggiornamento 21,10.

Niente da fare, ne avessi indovinato uno... :-(

7 commenti:

  1. l'unico vantaggio in un sistema è che ci sono più combinazioni

    quindi invece di avere 1 su 622.000.000 hai n probabilità su 622.000.000 di vincere

    comunque restano sempre basse le possibilità di vincita

    in effetti le previsioni del lotto non hanno molto senso dal punto di vista matematico anche se potrebbe apparire che certe combinazioni di numeri escano più frequentemente di altri

    mi pare che adesso l'estrazione dei numeri avvenga tramite dei macchinari o usano ancora i bambini?

    se fossi un complottista....potrei pensare che...

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  2. io, da matematico, la metterei addirittura così. Se le estrazioni non hanno memoria è INUTILE giocare sui numeri in ritardo, se invece ce l'hanno è addirittura SBAGLIATO: infatti se ad esempio il 42 non esce da 200 estrazioni potrebbe esserci un motivo, quindi conviene continuare a non giocarlo. Morale della favola: se proprio devi giocare al lotto, gioca i numeri che escono spesso.

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  3. Anch'io gioco solo un eurino e sempre la solita schedina da alcuni anni. Tanto, è solo questione di "fortuna".

    Saluti e buona giornata. :)

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  4. > se fossi un complottista....potrei pensare che...

    Ah no, ti prego, non tirarmi fuori i complottisti anche qui. C'è già il blog di Attivissimo sufficientemente pieno di suonati che vedono complotti dappertutto... :-)

    > Morale della favola: se proprio devi giocare al lotto, gioca i numeri che escono spesso.

    Geniale. Mica ci avevo pensato. Me ne ricorderò i prossimi sabati. ;)

    > Tanto, è solo questione di "fortuna".

    Ben detto. Eppure, a conferma di quanto scrivevo nel mio post, anche oggi, quando a mezzogiorno mi sono fermato dal tabaccaio dopo essere uscito dal lavoro, avevo davanti a me 3 o 4 persone con tanto di rivista dedicata che si arrovellavano cercando di ricordarsi cosa fosse già uscito e cosa no.

    Bah...

    Ciao a tutti.

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  5. insomma, mi par di capire che tutti i sabati "vinco" un euro :-)

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  6. Secondo me non tutti sanno che se uno lancia una moneta 99 volte ed esce 99 volte "testa", può essere che anche per le successive 999.999 volte potrà uscire "testa", dato che le possibilità si azzerano ogni volta ed esiste il 50% di possibilità che esca "testa" o "croce".
    Questo perché il pensiero "normale" (i giocatori della roulette "insegnano") vuole che "prima o poi uscirà l'altro esito!".
    No, la gente lo ignora ed il sogno di vincere oblìa le menti. E 45 milioni appena vinti le ottenebra!

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