Questa era infatti la quotazione ufficiale riportata ieri da oil-price.net:
E qui sotto invece trovate quanto costava il petrolio il 30 giugno scorso: più di 140 dollari al barile. Il grafico tra l'altro è molto interessante perché mostra le variazioni dal 1999 a oggi:
(fonte immagine: petrolio.blogosfere.it)
Come è noto - almeno a chi si reca con una certa frequenza al distributore - la benzina non ha subito un calo di prezzo proporzionale a quello del greggio. O mi sbaglio? Certo, un pochino in questo ultimo periodo è calata, ma mi pare che la forbice che indica la differenza tra il calo della materia prima e il calo del prodotto finito, se così si può dire, sia decisamente squilibrata (ovviamente a nostro svantaggio).
Vado a memoria, ma mi pare che quando il greggio era alla sua quotazione massima - 147 e rotti $ a luglio - la benzina costasse circa un euro e mezzo. Oggi, col petrolio a 62, la benzina è poco sotto 1,30 (fonte). Insomma, i conti ve li potete fare da voi.
Come sapete io non sono un esperto di queste cose e mi limito semplicemente a riportare i dati che si trovano qua e là; ma, a parte le facili battute che si sentono in giro (tipo quella che quando il petrolio cala a questi livelli e la benzina rimane sostanzialmente lì significa che Moratti sta pensando di comprare qualcun altro), sarebbe interessante sapere con quale criterio le compagnie perolifere applicano alla pompa le variazioni del prezzo del greggio. E soprattutto come mai questo benedetto prezzo alla pompa cresce subito e velocemente quando cresce il petrolio, ma rimane sostanzialmente lì quando viceversa il petrolio cala.
Bisogna che mi ricordi di chiederlo al mio benzinaio la prossima volta che passo.
basta che nn lo chiedi a Brunetta, sennò si accorge del problema e mette i tornelli a tutti i benzinai :D
RispondiEliminaSì, mi pare che manchino giusto solo quelli... :-)
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