mercoledì 3 aprile 2024

Le 10 mappe che spiegano il mondo

 


Terminato adesso. Dopo Geopolitica umana, di Dario Fabbri, questo libro di Tim Marshall è il migliore saggio di geopolitica che mi sia capitato di leggere. 

A differenza del libro di Fabbri, che ha un approccio principalmente antropologico-psicologico nella descrizione delle comunità umane, il libro di Marshall le descrive spiegando in che modo la geografia (mari, fiumi, catene montuose, deserti) ha contribuito a crearle e a definirne la storia. 

Un libro imprescindibile per provare a capire il mondo di oggi. Bellissimo.

9 commenti:

  1. E' naturale (tautologia...) che gli elementi della geografia fisica influiscano sulla storia e in parte determinino quella delle varie popolazioni, mentre mi hanno sempre fatto orrore quei confini tracciati con il righello dai potenti di turno, imposti quindi agli abitanti ridotti a dipenderne, spesso come schiavi. Non per niente, credo, la (benemerita) rivista "Internazionale" dà grande importanza alle mappe, se ricordo bene avendo tra i suoi collaboratori una disegnatrice particolarmente qualificata e creativa in questo campo.
    Passando oltre, vedo che hai in lettura "L'avversario": una vicenda che si fatica a credere sia veramente accaduta, ahimé... per mano di uno suo sciagurato protagonista. La cui figura mette una gran tristezza, peraltro di gran lunga superata dal dolore, unito a rabbia e incredulità, che si prova nei confronti dei suoi familiari-vittime.
    Pensa che una mia cugina, che purtroppo da qualche anno non c'è più, abitava poco distante da lui e ricordava perfettamente di averlo a volte incrociato, per strada o al supermercato... Un povero disgraziato, di quelli però da far paura.
    L'ottimo libro di Carrère, scrittore che amo molto, ha tra l'altro una genesi interessante. Ne è stato tratto anche un film, protagonista Daniel Auteuil, che secondo me rispecchia bene la vicenda, però non so se sia uscito anche in Italia.
    Ciao Andrea, buona giornata!

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  2. Sui confini hai perfettamente ragione. Purtroppo quasi tutti quelli esistenti sia in Africa che in oriente (India, Pakistan ecc.) sono stati tracciati da noi europei in maniera assolutamente arbitraria e senza rispettare le peculiarità antropologiche e culturali delle genti che vivevano in quei posti. L'instabilità di molte parti del mondo dipende in gran parte da questo.

    Il libro di Carrere lo inizierò oggi pomeriggio e, a giudicare dai commenti su twitter, pare sia un capolavoro. Sono curiosissimo.

    Ciao Siu :*

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  3. ciao andrea,
    entrambi bellissimi libri.
    ho divorato l'avversario l'estate scorsa, consigliatomi da mia figlia.
    le 10 mappe fa riflettere, molto. ci sono svariate opere su mappe e confini, sono argomenti affascinanti.
    ciao

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  4. Sì, sono argomenti davvero affascinanti. Per quanto riguarda L'avversario, l'ho iniziato oggi pomeriggio e le prime 70 pagine le ho divorate. Bellissimo.

    Ciao Chiara.

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  5. L'ho aggiunto alla mia lista di libri da leggere dato che l'argomento mi interessa...

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  6. Credo sia qualcosa di simile a quanto studiai all'università in Pianificazione territoriale, a livello di geografia più piccola: una strada a traffico veloce in mezzo a una città, con pochi punti di attraversamento pedonale, oppure un fiume che l'attraversa e con pochi ponti, genera inevitabilmente dei "ghetti" perché poca gente che vive al di qua di quella strada o del fiume avrà interesse a recarsi dall'altra parte per cercare qualcosa che può trovare nel proprio rione. E questo, nell'arco di qualche lustro, separa e distingue socialmente ed economicamente le due parti della città.

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  7. L'età mi fa perdere colpi, non è "Internazionale" bensì "Limes", la rivista cui facevo riferimento per le efficacissime mappe, alla cui autrice unitamente alla rivista è giusto rendere l'onore: si tratta di Laura Canali.

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  8. @Gas, sì, qualcosa di simile.

    @Siu, conosco Laura Canali, ho visto qualche sua lezione su youtube. È bravissima.

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