venerdì 22 settembre 2023

Estorsione?

Riguardo alla norma che impone ai migranti l'esborso di 5000 euro per evitare di finire in un cpr per 18 mesi, cito pari pari quanto ha scritto oggi Alessandro Capriccioli su facebook. Mi sembra che in poche righe abbia colto perfettamente il punto.

Ricapitolando: i migranti che pagano cinquemila euro evitano di finire in un cpr, quelli che non li hanno ci finiscono dentro e buonanotte al secchio.
La norma contenuta nel decreto del ministro dell’Interno (di concerto con i ministri della Giustizia e dell’Economia, quindi c’è pure la firma del presunto “illuminato” Nordio) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri, che stabilisce l’importo della “garanzia finanziaria” introdotta dal decreto Cutro, completa quella che tecnicamente è un’estorsione.
Lo stato italiano taglieggia e ricatta i migranti, esattamente come fanno quelli che consentono loro di attraversare il deserto o li imbarcano sui gommoni.
Ci sarebbe tanto, tantissimo di cui vergognarsi. 
A meno che, naturalmente, non si conosca la vergogna.

5 commenti:

  1. No, non la conoscono la vergogna. Già è tanto che non ne ordinano la fucilazione sulle coste.

    RispondiElimina
  2. c'è una macabra simmetria tra i soldi pretesi dagli scafisti prima della partenza e quelli pretesi dalla stato italiano all'arrivo!
    massimolegnani

    RispondiElimina
  3. I migranti non versano 5000 euro, i migranti devono garantire di avere 5000 euro e lo fanno tramite fidejussione bancaria. E non tutti i migranti: solo quelli che provengono da Paesi sicuri, l'elenco dei quali è pubblicato in qualche décreto.
    Possiamo discutere sulla difficoltà della procedura, sulla definizione di Paese sicuro, sui calcoli che hanno portato alla cifra... ma se vogliamo discutere evitiamo di farlo su basi sbagliate.

    RispondiElimina
  4. Concordo, basta definire quali siano queste basi. Cito Roberta Covelli su fanpage.it:

    "È il caso di ricordare che l’asilo è un diritto umano: chiedere protezione a uno Stato diverso dal proprio e vedere la propria richiesta analizzata individualmente e con equità non è una concessione che magnanimamente offriamo, ma un diritto che spetta a ogni persona (e un dovere di ogni Stato che possa dirsi civile).

    Per questo la proposta ai richiedenti asilo di dare una "idonea garanzia finanziaria" per evitare una inutile, se non illegittima, detenzione in un centro di permanenza e rimpatrio è una scelta concettualmente molto forte da parte del governo Meloni e del tutto aderente alla filosofia mafiosa. Non solo infatti si crea il bisogno di sfuggire a una minaccia e si offre una via d’uscita, ma si prende un diritto, quello di attendere con relativa serenità l’esito della propria richiesta di protezione, e lo si trasforma in un favore, da pagare.

    Su questa cultura si regge e prospera la mafia: negando diritti, insinuandosi laddove non sono garantiti, offrendo sotto forma di concessione qualcosa che dovrebbe essere assicurato senza bisogno di ringraziare nessuno."


    https://www.fanpage.it/politica/con-soli-cinquemila-euro-il-governo-meloni-mostra-ai-richiedenti-asilo-il-metodo-mafioso/
    https://www.fanpage.it/

    RispondiElimina
  5. Tra l'altro la famosa (o famigerata?) fideiussione non deve"essere facilissima da realizzare per persone che in larga parte non hanno documenti.

    RispondiElimina

Perché siamo come siamo?

Sto leggendo un interessantissimo saggio di Guido Barbujani: Sillabario di genetica per principianti . A un certo punto mi sono imbattuto ne...