sabato 1 aprile 2023

Revisionismo larussiano

Dopo il revisionismo meloniano, cui avevo accennato qui, è la volta del revisionismo larussiano. Si ha quasi l'impressione che una delle missioni che si è dato questo governo sia tentare di disarticolare il legame tra Costituzione e antifascismo utilizzando l'espediente propagandistico del tutti colpevoli, nessun colpevole, ma magari è solo un'impressione mia.

Rimane il mistero di come sia possibile accanirsi continuamente con tale protervia sulla difesa della parte sbagliata della storia, quella parte che poi è stata (fortunatamente) sconfitta dalla storia stessa. La Russa è fascista, lo sappiamo, quindi è nelle sue corde difendere il fascismo e in fondo anche comprendere il nazismo come conseguenza, ma stupisce la tranquillità e la quasi nonchalance con cui questo filofascismo viene esternato, senza più alcun timore, alcuna remora, niente di niente.

Probabilmente è il clima generale imperante che oggi lo consente, laddove ieri era invece più problematico farlo, complice anche una memoria storica ormai persa e una generale indifferenza e indolenza in cui tutti ormai possono dire ciò che vogliono e raccontare la storia come pare a loro, tanto a chi interessa più?

6 commenti:

  1. A me pare chiaro: non possono né vogliono fare altrimenti.
    C'era da aspettarselo, come c'era da aspettarsi che con Berlusconi sarebbero arrivate una pioggia di privatizzazioni e un presunto "aggiornamento tecnologico" che ha imposto di comprare decoder e televisori nuovi.

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  2. La costituzione venne scritta dai vincitori, una delle parti in conflitto che hanno valori diversi dagli sconfitti.
    Non è parola divina calata, nel deserto, su tavole di alabastro.
    Cambiano i tempi, cambiano le narrazioni.
    In altri paesi essere anticomunisti è un valore e reato la ricostituzione del partito comunista.
    State sempre a guardarvi l'ombelico come fosse tempestato di diamanti: invece è solo il vostro ombelico.

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    1. Non so se ci guardiamo l'ombelico, io guardo la storia e il bilancio di vent'anni di regime fascista in Italia. Cambiano le narrazioni, è vero, e vanno nella direzione che piace a quelli come te. Ma i fatti storici acclarati e documentati non dovrebbe essere permesso neppure a La Russa manipolarli per tentare di avallare la sua narrazione.

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  3. Poni un quesito ma fornisci anche la risposta: è fascista. Lo era in clima meno pessimo, ora si sente sdoganato del tutto-

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  4. Esatto, e se hai notato, questi alzano sempre il carico. Non oso pensare a cosa tireranno fuori il 25 aprile.

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