domenica 30 aprile 2023

Ci sarebbe il bene senza il male?


"Che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male?" Questa frase mi sta facendo pensare e mi sollecita un interrogativo: il bene esiste come contrapposizione al male oppure esiste come entità a sé stante? In altre parole, il bene esisterebbe anche se il male non ci fosse? (Mi viene da fare il paragone con la salute, di cui generalmente ci sovviene l'esistenza quando la perdiamo, ma è un paragone azzardato e probabilmente improprio.)

Ho terminato Il Maestro e Margherita, di Michail Bulgakov, un romanzo definito da molti critici come uno dei più importanti non solo della letteratura russa ma mondiale. 

Io l'ho trovato ambivalente, nel senso che a livello narrativo a tratti mi è sembrato pesante e abbastanza noioso, pur con guizzi interessantissimi di ironia, fantasia, satira sociale, visionarietà. È invece interessantissimo sotto il profilo filosofico, diciamo così, nel senso che abbracciando tematiche che hanno a che fare con la metafisica, l'etica, i conflitti tra ragione e fede, stimola riflessioni e pensieri che, a volte, non dico mandino in crisi, ma impegnano non poco.

In definitiva, dal mio punto di vista è comunque un libro che merita di essere letto.

1 commento:

  1. Secondo me bene e male sono due classificazioni scaturite dal libero arbitrio umano, contrapposto all'agire istintivo degli animali se non al ciclo vitale dei vegetali.
    Mi chiederei piuttosto se concepiremmo bene e male una volta privi di libero arbitrio e giudizio.
    Di Bulgakov ho letto soltanto "Le uova fatali".

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