Revisionismo meloniano
Le ipotesi sono due: o la signora Meloni non sa la storia o la sa ma la racconta a modo suo. Oppure, come è già successo, si tratta della riproposizione della nota tattica di sparare una corbelleria per distrarre le masse.
Da quando il suo esecutivo governa, gli sbarchi sono infatti decuplicati, la riforma della giustizia che comprende il vecchio sogno berlusconiano di separare le carriere tra giudici e PM e azzoppare le intercettazioni si è persa nella nebbia; la tanto strombazzata riforma copernicana del fisco è un guazzabuglio dove tutto è in divenire e in cui l'unico punto chiaro sono le carezze ai benestanti e i calci in culo a chi non sa dove sbattere la testa (la Meloni pensa per caso di essere stata votata solo dalle fasce medio-alte? Spero di no, perché se è così temo che finita la luna di miele il risveglio sarà eufemisticamente brusco).
Diciamo che, alla luce di tutto questo, la teoria dell'uscita infelice sulla strage delle Fosse Ardeatine come arma di distrazione di massa ha parecchie chance di essere quella giusta.
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