lunedì 17 aprile 2023

La prima non è stata Rosa Parks


Questa cosa mi ha sorpreso. Ero convinto che la prima donna di colore a rifiutarsi di cedere il proprio posto sull'autobus a un bianco fosse Rosa Parks. Ho controllato per verificare ed effettivamente non fu lei la prima. Questa è la pagina Wikipedia di Claudette Colvin dove si dice che la prima fu lei, anche se poi passò alla storia Rosa Parks per i motivi spiegati dall'autore.

E niente, si impara sempre qualcosa.

(Johnathan Safran Foer - Possiamo salvare il mondo, prima di cena)

14 commenti:

  1. Che vita inutile sarebbe, altrimenti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma infatti. Ricordo sempre una frase letta di un libro di Paolo Crepet, dove dice che quando arriverà la sua ultima ora non gli importerà niente se sarà in salute o in malattia, ciò che spera è di morire curioso come è sempre stato in vita. È un mio piccolo punto fermo.

      Elimina
  2. Ecco perché non dobbiamo mai smettere di studiare, di approfondire, di conoscere. Nemmeno io sapevo di Claudette Colvin. Devo dire che un po' la cosa mi ha sorpresa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me. Più che altro mi ha sorpreso il fatto che l'evento non fu frutto di casualità, come comunemente si crede, ma fu pianificato. Nel prosieguo del libro, infatti, l'autore scrive: "La foto di Rosa Parks sull'autobus fu costruita ad arte. Quello seduto dietro di lei è un giornalista che simpatizzava per la causa, non un segregazionista irritato. Come lei stessa ammise in seguito, quello che accadde non fu proprio così semplice, così memorabile. Non fu solo una donna stanca cui viene ordinato di lasciare libero un sedile davanti e spostarsi verso le ultime file dell'autobus. Ma lei incarnò la versione più esemplare di quella storia perché capì il potere del racconto. Da parte di Rosa Parks, essere l'eroina della propria storia fu un atto di coraggio, ma esserne una degli autori fu un atto di eroismo."

      Elimina
    2. Forse. Fra "mi siedo, non mi alzo e non lo saprà mai nessuno" e "non mi alzo, mi fotografano e la mia storia farà il giro del mondo" trovo più coraggiosa la prima, senza nulla togliere a Rosa Parks né al potere dei simboli

      Elimina
  3. La curiosità è la molla di artisti e scienziati. Non sapevo niente di Claudette Colvin, e adesso so grazie a te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per essere passato di qui. Ciao Alberto.

      Elimina
  4. Sai, Andrea, trovo molto interessante il tuo blog: eclettico, mai banale, pieno di spunti di riflessione e inconsueti suggerimenti di lettura. Bello, sono contenta di averti incrociato!

    RispondiElimina
  5. Mi associo a Flo, condividendo il suo commento dalla prima all'ultima parola.
    ;-))
    siu

    RispondiElimina
  6. Grazie Siu. Mi fate arrossire :-)

    RispondiElimina
  7. Sapevo chi fosse Rosa Parks, in quanto a Claudette Colvin ne scopro oggi nome e vicenda...
    Eh sì, molte cose sono erroneamente attribuite a qualcuno, anche "La ruota della fortuna", quiz condotto per anni da Mike Bongiorno, era un'idea di Corrado, che la introdusse tra i giochi di un suo programma (credo la primissima edizione di "Buona domenica", condotta in staffetta con Maurizio Costanzo).

    RispondiElimina

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di ins...