lunedì 10 aprile 2023

Senza respiro


 
Senza respiro è un saggio del giornalista e divulgatore scientifico David Quammen pubblicato alla fine dell'anno scorso. Quammen è colui che nel 2012 scrisse il celebre Spillover, nel quale descrisse con sette anni di anticipo la pandemia da Covid-19 che tre anni fa ha messo in ginocchio mezzo mondo. La descrisse riassumendone le caratteristiche in otto punti (sarebbe stata generata da un coronavirus, sarebbe partita da un wet market cinese, il virus avrebbe fatto il salto di specie da un animale all'uomo ecc.). Li azzeccò tutti e otto. Quammen non è né un mago né un indovino, è semplicemente un divulgatore che gira in mondo per studiare i virus e i batteri e i modi in cui nascono e dilagano le epidemie.
 
Per gli scienziati che studiano queste cose non è stata una sorpresa lo scoppio della pandemia; sulle riviste scientifiche, nei circoli accademici se ne parlava già da anni. Si sapeva che noi Sapiens, col nostro comportamento nei confronti dell'ambiente, stavamo da tempo creando tutte le condizioni affinché il disastro si verificasse. Ma la cosa grave è che ancora oggi, pur con tutto quello che ci è costato in termini umani ed economici questa pandemia, non stiamo facendo niente per cercare di evitare che il disastro si ripeta. Non abbiamo cambiato atteggiamento. Continuiamo a disboscare, a spostare animali selvatici da un ambiente all'altro (il commercio di animali esotici è il quarto business più lucroso al mondo dopo armi, droga e traffico di esseri umani); continuiamo a consumare indiscriminatamente risorse naturali. 

Quammen lo dice chiaramente nella chiusa del libro: il Covid-19 non sarà l'ultima pandemia che vedremo nel ventunesimo secolo. Ce ne sono state in passato, ce ne saranno altre in futuro. 

Il libro è comunque interessantissimo. Racconta e spiega cosa sono i virus, come agiscono, in quali modi obbediscono all'imperativo darwiniano di riprodursi e diffondersi. Spiega perché noi umani siamo così vulnerabili nei loro confronti (uno dei motivi è che i virus sono su questo pianeta da quasi quattro miliardi di anni, la nostra specie da appena duecentomila, quindi il nostro sistema immunitario non ha difese contro di essi). Ma è interessante perché spiega cosa è un coronavirus (in sostanza è un filamento di RNA circondato da una capsula di proteine), come agisce, da quanto tempo lo conosciamo. 

Ma è un libro, questo, che dovrebbero leggere soprattutto i tanti novax e complottardi assortiti che durante la pandemia hanno ammorbato coi loro deliri il dibattito pubblico, perché spiega come è nato il vaccino, perché ci è voluto così poco tempo per averlo, quanti milioni di vite ha permesso di salvare e tutto il resto. In alcuni parti è molto tecnico e, forse, più adatto a un pubblico che abbia già qualche competenza scientifica su questi temi (io che non ne ho, qualche difficoltà l'ho trovata), ma nel suo complesso è alla portata di tutti e imprescindibile per chi è interessato a questi temi.

4 commenti:

  1. Ennesimo suggerimento interessante, grazie!
    Ma dimmi un po', toglimi un paio di curiosità se ti va... 1, come scegli i titoli da leggere e 2, quando leggi?

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    1. I titoli da leggere li scelgo in vari modi. Ad esempio seguendo i suggerimenti di alcuni miei contatti su twitter o dei blog che seguo; oppure seguendo i suggerimenti di amici lettori. Oppure ancora, specie per quanto riguarda la saggistica, seguendo i suggerimenti letterari delle personalità scientifiche e della cultura di cui seguo le conferenze su Youtube o, quando posso, dal vivo. L'autore del libro di cui parlo nel post, ad esempio, David Quammen, viene spesso citato da Pievani nelle sue conferenze, da lì è nata la mia curiosità in merito ai suoi libri.
      Altre volte, invece, la scelta dei titoli è puramente casuale. Capita ad esempio che mi trovi in biblioteca, oppure in libreria, vedo un titolo che mi attira e lo prendo. Per la maggior parte, comunque, li scelgo in base ai suggerimenti di cui parlavo sopra.

      Quando leggo? Sempre. Vivo solo, non ho grosse faccende da sbrigare, quindi leggo. Oltretutto non guardo la televisione (in casa non ce l'ho nemmeno) e questo va tutto a vantaggio del tempo che posso dedicare alla lettura.

      Ultima cosa, ho la fortuna di fare un lavoro che mi lascia una discreta quantità di tempo libero e che mi consente quindi di dedicare alcune ore di ogni giorno ai libri.

      Ho soddisfatto le tue curiosità? :-)

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    2. Ma ti pare?!?! Ora mi verrebbe da chiederti che lavoro fai, ma mi astengo per quel residuo di discrezione che ancora conservo ;-)

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  2. Lavoro in un'agenzia di distribuzione stampa (in termini meno pomposi è l'azienda che si occupa di distribuire quotidiani, settimanali, mensili e tutto il resto alle edicole) e in genere faccio un turno che inizia alle sei di mattina e termina alle 14:30, sabato e domenica esclusi. Ecco spiegato il mio tempo libero. Altre domande? :-)

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