lunedì 18 aprile 2016

La demagogia non paga

Tra le esternazioni post consultazione referendaria, la quintessenza dell'egocentrismo ha dichiarato che "essere demagogici non paga." Ora, cosa è la demagogia bene o male lo sappiamo tutti, ma per fugare ogni eventuale dubbio che chiunque può legittimamente avere, riporto pari pari la definizione che ne dà la Treccani, ossia questa: "In origine, genericamente, arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni, specialmente economiche, con promesse difficilmente realizzabili."
Ora, alla luce di questa definizione, alla luce di tutte le palle che ha raccontato da quando è lì (ma anche da prima), alla luce dei famosi 80 euro con cui si comprò gran parte del consenso di cui gode ora, come può dire che la demagogia non paga? Eppure l'ha detto.
(Ci sarebbe anche da commentare quel "300 milioni di euro buttati via" chiedendogli, magari in una di quelle occasioni in cui risponde in diretta ai fans su qualche social, se pensa che i costi del suo nuovo mega aereo presidenziale siano da considerare soldi spesi bene, ma forse è meglio lasciar stare.)

4 commenti:

Gwendalyne ha detto...

(O magari gli si potrebbe chiedere perché non ha evitato che andassero buttati via tutti quei soldi acconsentendo all'accorpamento del referendum col primo turno delle amministrative... ma tanto lo sappiamo benissimo il perché)

Andrea Sacchini ha detto...

Eh già, il rischio che si fosse raggiunto il quorum era assolutamente da evitare.

Anonimo ha detto...

Di una cosa ora Renzi potrà essere certo: potrà dire e fare ciò che gli pare contando ciecamente sulla totale mancanza di maturità politica e culturale di gran parte degli italiani.
A volte penso che il nostro Paese si meriterebbe la dittatura perché gran parte della gente non è in grado neanche di comprendere come dovrebbe essere la democrazia.

Adal

Andrea Sacchini ha detto...

>potrà dire e fare ciò che gli pare contando ciecamente sulla totale mancanza di maturità politica e culturale di gran parte degli italiani

Beh, senza esagerare. Prima o poi arriveranno le politiche, e lì ci vorranno i voti per governare e allora ne vedremo delle belle.

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