Magari sbaglio, eh, ma ho l'impressione che tutto il casino sollevato in queste ore dalla notizia della partecipazione alla trasmissione di Vespa del figlio di Riina, non sia dettato in particolar modo dal fatto stesso che il figlio di cotanto mafioso vada in tv, quanto dal fatto che tale partecipazione dà l'opportunità di dare contro a Vespa. Ora, intendiamoci, Vespa è quello che è, e il solo fatto che un figuro simile sia ufficialmente un giornalista, con tanto di iscrizione all'ordine, fa già di per sé impressione, ma sinceramente non vedo motivi per un simile linciaggio mediatico. Figli di mafiosi eccellenti in tv ci sono sempre andati - quante volte Ciancimino junior è stato ospite di Santoro, ad esempio? - ma non ricordo linciaggi simili a quello a cui è sottoposto adesso Vespa, se si escludono gli strilli e gli strepiti del giornalame di destra dell'epoca perché Ciancimino veniva portato in tv da Santoro in chiave antiberlusconiana.
Boh, non so, a me sembra che ci siano ben altri motivi per strepitare, volendo, in particolare pensando a certi connubi tra mafia e politica nazionale e locale, ma evidentemente dare contro al vespone dà più gusto.
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in parte è vero però cianci jr veniva invitato per parlare di cose vere o presunte fatte da suo padre o da lui
RispondiEliminail figlio di totò riina ci va a dire che suo papà è un bravo padre e che non spetta a lui giudicare se sia un mafioso o no e a presentare un libro
poi ovvio vespa in studio contesterà al figlio di riina che ci sono le sentenze ed il figlio dirà ma è pur sempre mio padre, poi dirà che i pentiti sono dei mascalzoni esattamente come i mafiosi che denunciano e che lo fanno per tornaconto (tutto vero i pentiti son mascalzoni e non lo fanno perchè hanno delle crisi di coscienza sia chiaro)
insomma il solito balletto in cui direttore di sala vespa decide balli e musiche, poi alla fine queste polemiche a vespa fanno pure comodo in quanto accendono i riflettori sulla puntata
Notizie di plastici ne abbiamo?
RispondiEliminaDiciamo che, in linea generale, non si può pretendere che per un figlio sia facile ammettere che il padre sia un mascalzone, pure a fronte di ogni evidenza. Per il resto, che dire? È stata effettivamente un'ottima pubblicità per il vespone e il suo teatrino.
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