Oggi la storia si ripete: cambiano gli attori ma lo scenario è quello, e a farne le spese è questa volta il blog di Antonino Monteleone, come potete vedere chiaramente dall'home page (alcune informazioni sulla vicenda le trovate qui). Non conoscendo i dettagli, non entro ovviamente nel merito della questione, ma non posso fare a meno di condividere alcune osservazioni espresse dallo stesso Piero nel suo post.
Qualsiasi persona ha il diritto legale e morale di querelarne un'altra quando ravvisi negli scritti o nelle parole di quest'ultima gli elementi che a suo giudizio ledono la sua reputazione ed onorabilità: questo va concesso. Ma che senso ha mettere sotto sequestro un blog o un un intero sito internet? Un articolo è diffamatorio nei confronti di chichessia? Bene, in attesa dell'eventuale processo si rimuova l'articolo incriminato. Cosa c'entra chiudere un blog? Qual'è il senso?
Nel caso specifico, poi, al blogger - almeno da quanto si legge - non è neppure stato notificato niente: nessuna comunicazione, nessuna notifica da parte di nessuno e, tanto meno, nessuna motivazione: si è semplicemente trovato di punto in bianco il blog oscurato, cosa questa che potrebbe far insorgere qualche dubbio sulle modalità con cui è stato condotto il "sequestro". Ma questo si vedrà in futuro.
Va comunque segnalato che la querela per diffamazione è una pratica che sta cominciando a prendere piuttosto piede in rete. E i motivi sono tutto sommato abbastanza intuibili:
(fonte Punto Informatico)
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