mercoledì 25 giugno 2008

La porcata è servita

Chiunque può avere le sue particolari simpatie politiche: è più che normale. A mio parere, però, oggi, una distinzione - a livello di idee, di contenuti, di spirito - tra destra e sinistra non ha più senso, per il semplice fatto che sostanzialmente destra e sinistra, in riferimento ai parametri che indicavo qui sopra, sono speculari ed è abbastanza difficile trovare differenze.

Comunque sia, in base a queste simpatie, o tendenze politiche che dir si voglia, ognuno tende a interpretare gli atti e i provvedimenti di un governo evidenziandone i particolari aspetti che ne determinano - a suo giudizio - la giustezza e l'utilità o l'insensatezza e l'inutilità. Prendete per esempio la finanziaria di Tremonti di questi giorni. Si tratta di una finanziaria che ha sollevato aspre critiche da parte dei sindacati e dell'opposizione e, ovviamente, consensi da parte di chi l'ha partorita.

Difficilmente comunque, anche a causa della natura tecnica del provvedimento, il normale cittadino (me compreso) riuscirà a farsi un'idea precisa della bontà o meno della manovra. E quindi il suo giudizio tenderà a basarsi sulla sua "provenienza": è un provvedimento varato dal centrodestra, quindi gli elettori di centrodestra tenderanno a difenderla, quelli di centrosinistra tenderanno a screditarla, in entrambi i casi dimenticando che solo il tempo dirà se è stata una buona manovra o no.

Esistono anche provvedimenti, però, che esulano da quella latente ambiguità tipica di altri più complessi, perché sono chiari, talmente chiari, sia nel merito che nelle finalità, che difficilmente - se non a prezzo di ardite e spesso improbabili circonvoluzioni lessicali e concettuali - possono dare adito a fraintendimenti di sorta.

Uno di questi è senz'altro il provvedimento che è stato licenziato ieri dal Senato e che dovrebbe trovarsi attualmente al vaglio della Camera per essere definitivamente convertito in legge: il famoso decreto sicurezza. Un provvedimento che a detta dei suoi ideatori dovrebbe rappresentare un giro di vite contro la criminalità, specie quella di stampo extracomunitario, e che contiene al suo interno la famosa aggravante della clandestinità, tanto cara alla Lega.

Ma se è tutto così perfetto, dov'è la "porcata" che ho citato nel titolo? Sta tutta in queste poche righe contenute all'interno del art. 2:
Al fine di assicurare la priorità assoluta alla trattazione dei procedimenti di cui all'articolo 132-bis del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, nonché dei procedimenti da celebrarsi con giudizio direttissimo e con giudizio immediato, i processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell'udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado, sono immediatamente sospesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto per la durata di un anno. In caso di pluralità di reati contestati, si ha riguardo alla data dell'ultimo reato.
Cioè, se non fosse sufficientemente chiaro, a far data dall'entrata in vigore della legge, i processi in corso che rispondano ai requisiti menzionati verranno sospesi per un anno. La scusa addotta per giustificare questa decisione sarebbe che si desidera dare la precedenza ai processi di maggiore gravità e allarme sociale, cioè mafia, terrorismo, criminalità organizzata, ecc...

Bene. A questo punto tanto vale dare un'occhiata a quali sono, secondo l'arguto legislatore, i reati di minori gravità per i quali si può tranquillamente sospendere il processo. Per fare questo possiamo fare un giro sul sito dell'Associazione Nazionale Magistrati, la quale si è presa la briga di elencare uno per uno tutti i reati per i quali verranno sospesi i processi, perché appunto i relativi reati sono considerati di minore gravità:
Sequestro di persona art. 605 c.p.
Estorsione art.629 c.p.
Rapina art.628 c.p.
Furto in appartamento art. 624 bis
Furto con strappo
Associazione per delinquere art. 416 c.p.
Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
Aborto clandestino
bancarotta fraudolenta
sfruttamento della prostituzione
frodi fiscali
Usura
Violenza privata
Falsificazione di documenti pubblici
Detenzione di documenti falsi validi per l'espatrio
Corruzione
Corruzione in atti giudiziari
Abuso d'ufficio
Peculato
Rivelazione di segreto d'ufficio
Intercettazioni illecite
Reati informatici
Ricettazione
Vendita di prodotti con marchi contraffatti
Vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore
Detenzione di materiale pedo-pornografico
Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
calunnia ( 368 c.p.)
Omicidio colposo per colpa medica
Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale
Truffa comunitaria
Maltrattamenti in famiglia
Incendio e incendio boschivo
Molestie
Traffico di rifiuti
Adulterazione di sostanze alimentari
Somministrazione di medicinali pericolosi
Circonvenzione di incapaci (fonte)
Ecco qua, questo è il corposo elenco di reati giudicati meno gravi per i quali è prevista la sospensione dei processi in corso per dare la precedenza e sveltire quelli più gravi. Beh, direi che non si poteva dare altro nome al provvedimento che "decreto sicurezza". Un provvedimento che come si vede chiaramente va nella direzione di una serrata lotta alla criminalità.

Senza dilungarsi troppo, è interessante notare che tra i reati meno gravi viene menzionato quello di "immigrazione clandestina". Ma come, potrebbe domandarsi qualcuno, ci hanno fatto per mesi due scatole così con la storia dei clandestini e adesso questo reato viene messo tra quelli che non destano particolare allarme sociale? Ma questa non è l'unica perla.

Come abbiamo detto (anzi, come hanno detto), la finalità principale della legge sarebbe quella di sveltire i processi. Ecco cosa scrive in proposito sempre l'Associazione Magistrati sul suo sito:

Si tratta di un intervento di cui non si comprendono le finalità e che aggrava la già difficile situazione del processo penale. Abbiamo il dovere di sottolineare le gravissime disfunzioni che deriverebbero dal generalizzato rinvio di un anno di migliaia di processi, anche per fatti di rilevante gravità. Le cancellerie, già particolarmente gravate da numerosi incombenti, si troveranno costrette ad inviare alle parti del processo la comunicazione della sospensione, con sostanziale paralisi di ogni altra attività. I ruoli dei tribunali saranno integralmente stravolti, senza possibilità alcuna di recuperare tempo e risorse per gli altri processi. In pratica cancellerie e giudici saranno impegnati nel prossimo anno a smistare i processi sospesi e a fare rinvii. Al termine della sospensione i processi dovranno essere ripresi e portati a sentenza, con una serie di ulteriori ritardi connessi agli avvisi alle parti, al possibile mutamento del giudice, alle difficoltà pratiche conseguenti alla ripresa dell'attività dibattimentale. Le persone offese dal reato saranno di fatto private della possibilità di far valere le proprie pretese nel processo penale. Particolarmente ingiustificata appare la sospensione anche per i processi per i quali è conclusa l'istruzione dibattimentale ed è in corso la discussione. Infine la individuazione del termine del 30 giugno 2002, del tutto sganciato da qualsiasi riferimento, crea una ingiustificata disparità di trattamento tra i diversi imputati.

C'è poi l'ultima chicca. Qualcuno si potrebbe chiedere ad esempio come mai il provvedimento fissi dei termini temporali così precisi e delle condizioni tecniche altrettanto precise.

Se guardate, tra i reati puniti con pene inferiori ai 10 anni che rientrano tra quelli che beneficeranno della sospensione, c'è quello di "corruzione in atti giudiziari". Per puro caso, l'attuale premier è sotto processo a Milano proprio per corruzione in atti giudiziari, per aver - secondo l'accusa - pagato 600.000 euro all'avvocato inglese David Mills per testimoniare il falso nei processi alla corruzione della Guardia di Finanza e alla vicenda All Iberian. E (sempre per puro caso) questo processo risponde ai requisiti richiesti per essere sospeso.

In questo processo il cavaliere rischia 6 anni di carcere in primo grado, e non lo dicono le cattive toghe rosse della procura di Milano, ma lo dice uno dei suoi difensori, l'avvocato e parlamentare di Forza Italia, Gaetano Pecorella. Insomma, se volete non stiamo qui a fare 2 + 2, ma capite che se lo facciamo...

Qualcuno potrebbe a questo punto ribattere - e chiudo - che in fondo si tratta solo di un anno di sospensione, passato il quale il processo riprenderà da dove si era interrotto. Certo, peccato che tra un anno sarà già legge un'altra geniale trovata uscita dal cilindro magico dell'entourage del cavaliere: e cioè quel lodo Schifani, del quale già si parla, che garantirà l'impunità per altri 5 anni alle 5 più alte cariche dello stato.

Anche qui, casualmente, la sua è compresa.

8 commenti:

  1. mannaggia!!! se lo sapevo, visto che tra i reati inclusi è compreso anche lo stupro ed è un po' che (detto alla francese) "nn si batte chiodo", mi sarei divertito!! magari pure con la figlia di Berlusconi!! :P

    ...

    mmm no! forse con la figlia di Berlusconi no, sennò quel reato nn sarebbe stato incluso nel mini-condoncino ;)

    RispondiElimina
  2. andynaz, qualsiasi sia il motivo non mi pare sia di buon gusto scherzare su queste cose.

    Giovanna

    RispondiElimina
  3. me ne rendo conto, ma a parte che è nel mio stile, magari dicendo la schifosa verità così com'è (magari sottolineata da qualche battutaccia squallida e volgare) la gente inizia ad aprire gli occhi

    RispondiElimina
  4. Tanto che te frega, a te mica ti censura no?

    RispondiElimina
  5. Veramente non vogliono depenalizzare i reati con una pena superiore a 10 anni vogliono semplicemente posticipare di un anno il processo per dar modo ai magistrati (lenti da morire, 5 anni per scrivere una sentenza a me da da pensare)di concentrarsi su casi più importanti, quindi, prima di utilizzare termini inappropriati e fuorvianti, informarsi.

    Se gli immigrati sono il 5% della popolazione e commettono l'1% dei reati totali, io quando mi trovo di fronte ad un immigrato metto una mano al portafogli e l'altra sul calcio della Beretta. Che non si sa mai.

    RispondiElimina
  6. > vogliono semplicemente posticipare di un anno il processo per dar modo ai magistrati (lenti da morire, 5 anni per scrivere una sentenza a me da da pensare)di concentrarsi su casi più importanti

    Certamente, e come si velocizza il tutto? Aggiungendo un anno di sospensione, così da 5 diventano 6. Geniale.

    Sarà naturalmente anche interessante verificare se alla fine di questo famoso anno di sospensione dei processi meno gravi (quelli elencati nel post), i cosiddetti processi "più gravi" avranno realmente avuto un'accelerazione.

    Ma ne riparleremo tra un anno.

    RispondiElimina
  7. Si, you won, quello che ti pare, il fatto è che non depenalizzano nulla. Punto.

    RispondiElimina
  8. Ufficialmente e tecnicamente no, in quanto la prescrizione resta comunque bloccata.

    Rimane da vedere quanto tempo occorrerà - terminato l'annetto di sospensione - per farlo ripartire, compresi i tempi tecnici (in genere anni) necessari per rimettere a ruolo i processi sospesi (nel frattempo il tempo tecnico della prescrizione sarà ripartito).

    Se questo non si chiama di fatto depenalizzare, puoi dargli un nome tu.

    A parte questo dettaglio, che mi pare sia un po' come voler guardare il dito invece che la luna, rimane il fatto che questo emendamento è totalmente irrazionale, non sta né in cielo né in terra, tanto da andare in palese conflitto con lo scopo principale che si è prefissa la legge nel suo insieme: quello di aumentare la sicurezza e combattere la criminalità.

    E non lo dico (solo) io: lo dice anche l'associazione costituzionalisti. Sempreché, ovviamente, anche la suddetta associazione - assieme a quella dei magistrati - non sia infestata da pericolosissimi elementi rossi che remano contro.

    RispondiElimina

Mandato di arresto per Netanyahu

Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limita...