martedì 27 maggio 2008

Addizionali irpef e abolizione dell'ICI, la "ricetta" di Palermo

Qualche tempo fa ho scritto un post in cui facevo delle considerazioni su alcune dichiarazioni scaturite da un incontro tra Tremonti, ministro dell'economia dell'attuale esecutivo, e alcuni rappresentati di enti locali, e riportate dal Sole24Ore (qui).

In sostanza, da questo mini vertice era nata l'idea di compensare parzialmente le minori entrate causate dall'abolizione dell'ICI con un aumento della compartecipazione Irpef.

Detto fatto. La giunta comunale di Palermo sembra aver preso la palla al balzo. Ho infatti trovato casualmente su Repubblica questo interessante articolo. Ve ne riporto uno stralcio:
IL RADDOPPIO dell'addizionale Irpef, che il Consiglio comunale voterà martedì prossimo, svuoterà ancora una volta le tasche dei cittadini: una famiglia media, con marito e moglie che lavorano entrambi e guadagnano 30 mila euro l'uno all'anno, con l'aumento dell'aliquota dallo 0,4 allo 0,8 per cento, pagherà di addizionale comunale 480 euro all'anno contro i 240 che ha finora pagato. Dopo la stangata Tarsu, adesso i palermitani dovranno fare i conti con un nuovo aumento delle imposte che colpisce soprattutto chi paga le tasse direttamente alla fonte, come i lavoratori dipendenti e i pensionati.
Se non ho capito male, quindi, da una parte hanno tolto l'ICI e dall'altra hanno raddoppiato l'addizionale Irpef destinata ai comuni. La notizia è stata ripresa anche da siciliainformazioni.com.

La decisione, come era facile immaginare, ha scatenato parecchio bailamme, e molte delle critiche sono arrivate da esponenti della stessa maggioranza di centrodestra della giunta comunale, tanto che non è sicuro che gli stessi daranno il loro appoggio martedì prossimo in sede di voto.

Qualcuno - quando in campagna elettorale veniva strombazzata l'abolizione dell'ICI - aveva paventato il rischio che accadesse qualcosa del genere, che cioè il governo togliesse l'ICI e i comuni aumentassero le tasse. Mi pare che qualcosa in questo senso cominci a muoversi.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che le altre città non seguano l'esempio di Palermo.

Comunque sull'esempio fatto da Repubblica, una famiglia con un reddito di 60.000 euro l'anno non la definirei povera (è 6 volte quello che guadagno io). Se li può anche permettere 480 euro l'anno di IRPEF.

Inoltre, per essere corretti avrebbero dovuto scrivere quanto risparmiano di ICI. Solo così è possibile fare un confronto.

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere che le aliquote IRPEF sono progressive: più guadagni più paghi.

Quindi preferisco pagare due volte l'IRPEF, che pagare l'ICI.

Andrea Sacchini ha detto...

> Comunque sull'esempio fatto da Repubblica, una famiglia con un reddito di 60.000 euro l'anno non la definirei povera

Neppure io. Verrebbe quasi da pensare che abbiano voluto togliere l'ICI ai ricchi. Probabilmente non tutti ricordano che l'abolizione dell'ICI non è un'esclusiva di questo esecutivo.

Già nel 2007, infatti, il decreto fiscale del precedente governo conteneva una misura che consentiva di poter detrarre un ulteriore 30% dall'aliquota base dell'ici per chi non dichiarasse più di 50.000 euro annui:

Per quanto riguarda i proprietari, coloro che hanno un reddito annuo non superiore ai 50000 euro all’anno, hanno la possibilità di sommare alle attuali detrazioni Ici di circa 103 euro, un ulteriore sconto pari al 30% dell’aliquota base dell’Ici: in tutto lo sconto di imposta non potrà superare i 303 euro all’anno. (fonte).

Quindi, a coloro che hanno meno possibilità qualcuno aveva già pensato, tanto è vero che anche senza le misure adottate dall'attuale esecutivo, dal prossimo giugno circa il 40% della famiglie sarebbe stata comunque esentata da questa imposta.

L'impressione (ripeto, "impressione"), alla luce anche dell'esempio riportato da Repubblica, è che si sia voluto agevolare chi in fondo non aveva così bisogno.

Anonimo ha detto...

L'ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF è stata istituita dal d. lgs. n.360/1998, poi modificato dall'art.12, legge n.133/1999, dall'art.6, comma 12, legge n.488/1999 e dall'art.28, legge n.342/2000, nell'ambito dell'avvio del decentramento fiscale.

E' articolata in due aliquote distinte:

* una di compartecipazione dell'addizionale IRPEF, uguale per tutti i comuni, da fissare ogni anno con decreto del Ministro delle Finanze; lo stesso decreto disporrà anche la riduzione corrispondente delle aliquote IRPEF in misura pari all'aliquota di compartecipazione dell'addizionale. Dunque l'applicazione di tale ultima aliquota, essendo sostitutiva dell'IRPEF, non comporterà alcun aggravio impositivo per i contribuenti. Il decreto non è ancora stato emanato;
* un'altra, opzionale e variabile da comune a comune, in quanto rimessa alla discrezionalità dei comuni, che possono istituirla con propria delibera di consiglio entro il 31 ottobre dell'anno precedente a quello di applicazione (termine di regola prorogato con norma ad hoc); la delibera deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale entro trenta giorni dalla sua adozione. In questo caso sussiste un aggravio impositivo per i contribuenti, in quanto l'addizionale è ulteriore rispetto all'IRPEF.



la compartecipazione prevede che lo Stato rinunci ad una parte dell'Irpef e la lasci all'ente territoriale

quello che ha fatto Palermo è aumentare l'addizionale comunale irpef che si somma all'Irpef dovuta allo Stato

Andrea Sacchini ha detto...

Ok. Al di là comunque dei tecnicismi, rimane il fatto che il comune di Palermo ha raddoppiato la suddetta addizionale, che comporterà un aggravio di spesa a carico dei cittadini.

Da me questo si chiama dare con una mano e togliere con l'altra. E' inutile girare intorno alla vicenda: la coperta è quella, e se tiri da una parte ne rimane scoperta un'altra.

Staremo a vedere adesso come si comporteranno tutti gli altri comuni.

Anonimo ha detto...

Pare (fonte) che il governo Berlusconi abbia deciso di bloccare tutti i tributi locali: addizionali Irpef, Tarsu, Irap, Ipt, etc

Si tratta di un provvedimento già approvato, e che entrerà in vigore a partire dal 2009.

Andrea Sacchini ha detto...

Ho visto. Il comune di Palermo, però, mi sa che l'ha battuto sul tempo... :-)

Anonimo ha detto...

I siciliani sono sempre un passo avanti. :)

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Complimenti per il vostro interessante blog. Anche sul mio stò trattando un post sull’abolizione dell’Ici sal titolo “LA TRAPPOLA DELL’ABOLIZIONE ICI” ho in programma anche di realizzare delle interviste. Buon pomeriggio da Tiziano

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