Nel suddetto articolo, a firma Davide Colombo, si dice che Tremonti, ministro dell'economia in pectore, pensa di non esentare dall'abolizione dell'ICI le abitazioni di lusso, e ha in più fornito qualche rassicurazione al presidente dell'Anci, nel senso che la manovra ICI non dovrebbe comportare oneri aggiuntivi per i comuni.
Che l'ICI la debbano pagare i possessori di ville e case di lusso mi pare una proposta tutto sommato condivisibile, ma il bello dell'articolo arriva un po' più in giù. E precisamente in questo passo (il neretto è mio):
"L'abolizione dell'Ici non riguarderà dunque ville e case di lusso, avrà una portata di circa 2 miliardi e a compensazione delle minori entrate per i Comuni, ha dichiarato Massimo Garavaglia all'agenzia Radiocor, «si potrebbe pensare a un aumento della compartecipazione Irpef»."Dunque, per chi magari non lo sapesse, l'Irpef è un'imposta sui redditi, che nel mio caso sarebbero le tasse che mi vengono trattenute dallo stipendio direttamente sulla busta paga. Quindi, se due più due fa ancora quattro (e se ho capito bene), Tremonti starebbe valutando l'ipotesi di colmare il buco che si verrebbe a creare con l'abolizione dell'ICI aumentando i prelievi fiscali anche sui lavoratori.
Ora, come dicevo, di economia io capisco poco, e oltretutto va sottolineato il fatto che attualmente - come scrive il 24Ore - si tratta solo di ipotesi. Ma un pensiero mi sorge spontaneo. Se non erro, in campagna elettorale il cavaliere avevo promesso l'abolizione dell'ICI, senza se e senza ma, in uno dei primi consigli dei ministri. Poi, dopo il voto, l'immediato "senza se e senza ma" si è miracolosamente trasformato in un "forse nel 2009".
Adesso l'ipotesi dell'aumento dell'Irpef come parziale compensazione. Ma dirlo in campagna elettorale era così difficile?
la compartecipazione è la quota dell'irpef che va direttamente ai comuni
RispondiEliminatipo 100 euro di irpef 2 vanno direttamente al comune
senza compartecipazione i 100 euro andrebbero tutti allo stato che poi li girerebbe in parte ai comuni
in realtà la sostanza è sempre quella, cioè i soldi escono sempre dalle tasche delle stesse persone
se vengono meno i soldi dell'ICI da qualche altra parte devono arrivare, è una questione matematica a meno che non si decida di rinunciare ad una entrata e contemporaneamente tagliare servizi
e qui entra in gioco la scelta politica in cui ognuno tira la coperta dalla sua parte ma siccome la coperta ormai è corta e consunta...prima o poi arriverà il patatrac argentino
è questo quello che non si vuole vedere, le promesse dei politici sono come le buone intenzioni per l'anno nuovo che ci si prefigge il 31 dicembre
Grazie dei chiarimenti, anche se alla fine quindi la sostanza non cambia: a pagare sono sempre i soliti. :-/
RispondiEliminaE' il classico gioco delle tre carte. L'asso vince, l'asso perde. Come un giocatore davanti alle mani di un abile prestigiatore, cosi' molti allocchi si sono lasciati abbindolare dalle solite chiacchiere da bar dello sport, ignorando un assioma fondamentale della fisica: NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE, MA TUTTO SI TRAFSORMA (degradandosi)
RispondiEliminaC'è poi in circolazione ancora la storia del bollo auto, per la quale non mi pare (o almeno io non l'ho letto) sia stato detto dove si troverà la copertura.
RispondiEliminaAnche se forse, pure qui, si può immaginare...
L'addizionale IRPEF per i Comuni è un plus rispetto a quella che paghi già. Ti se paghi 100 e il Comune ti mette un'addizionale poi paghi 101 ecc.
RispondiEliminaAppunto si chiama ADDIZIONALE!
Complimenti per il vostro interessante blog. Anche sul mio stò trattando un post sull’abolizione dell’Ici sal titolo “LA TRAPPOLA DELL’ABOLIZIONE ICI” ho in programma anche di realizzare delle interviste. Buon pomeriggio da Tiziano
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