martedì 13 maggio 2008
Ricordarsi anche di loro
Nel fiume in piena di notizie - più o meno utili - che ogni giorno stampa tv e web ci rovesciano addosso, è stato dato parecchio rilievo alle due recenti catastrofi naturali verificatesi in estremo oriente: il ciclone Nargis, che nell'ex Birmania ha fatto quasi centomila morti (complice l'assurda e inconcepibile decisione del regime militare al potere di ostacolare in tutti i modi gli aiuti umanitari), e il devastante terremoto in Cina a cui fa riferimento l'immagine che vedete qui sopra.
Non è che con un post ci si possa fare granché, è solo per ricordare che mentre noi stiamo qui nelle nostre comode case, davanti al pc o alla tv, a discutere di Travaglio o delle ultime deliranti uscite di Ratzinger su sesso e legge 194, qualcuno da qualche altra parte vorrebbe essere al nostro posto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Rifarei tutto
Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSì, sostanzialmente condivido. Tranne un punto:
RispondiEliminaio penso che una volta che qualcuno ti tende il braccio e tu lo rifiuti poi ci si possa tranquillamente voltare e fregarsene.
Secondo me non è così, perché non è la popolazione a rifiutare gli aiuti, ma i gerarchi al potere che tengono la gente in pugno con le armi. La dittatura militare appunto, nella sua forma più vera e terribile.
La gente li vorrebbe magari gli aiuti. Ecco perché - sempre a mio parere - voltarsi e fregarsene è ingiusto.