domenica 18 maggio 2008

Auschwitz (la canzone del bambino nel vento)

Esistono canzoni che non durano lo spazio di un'estate o di una stagione, ma mantengono intatta la loro attualità attraverso i decenni, anche se in questo caso verrebbe da dire "purtroppo".

Auschwitz è una di queste.

Buona domenica.

2 commenti:

Michele de Cerbo ha detto...

quot 100%

Anonimo ha detto...

Una lacrima è utile per dare un consiglio all'uomo di oggi e di ieri,esegue i suoi sbagli senza chiedere a volte perdono,voltandosi all'altro lato senza piangere, pensare che non c'è giorno che non soffre nessuno. l'uomo sbaglia , ma non chiede mai scusa, persino difronte a situazioni simili,di cui appare protagonista, protagonista per tutta l'umanità.

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In vista del Giubileo indetto dal papa il prossimo anno, a Roma si fa sempre più pressante il problema dei senzatetto che affollano stazione...