Non so a voi, ma a me ha fatto un certo effetto leggere ieri mattina sul giornale questa storia. Effetto che provo spontaneo ogni volta che gli esemplari umani ci mettono del loro quando si tratta di dare una buona mano alle disgrazie, molte delle quali ineluttabili già di per sé.
Certo, in questo caso è palese la buona fede dei genitori nel tentare di alleviare il peso di una cura e di uno stato già di per sé difficili da accettare, ma è altrettanto fuor di dubbio che io indagherei prima loro della (come chiamarla?) "tipa" che ha provocato la tragedia.
Lo so, come si dice in questi casi, dentro alle vicende bisogna esserci, anche perché a giudicare da fuori si corre sempre qualche rischio. Ma alcuni dati sono inconfutabili. Come si fa, ad esempio, fidarsi di chi vuole interrompere una cura consolidata e che comunque funziona? Io non sono un medico, ma forse non è necessario esserlo per sapere che il diabete si cura nella maggioranza dei casi con l'insulina (se uno ha qualche dubbio può al limite dare un'occhiata alla wikipedia).
Possibile che a questi genitori non sia venuto in mente di consultare qualche altro medico, magari dello stesso ospedale dove era in cura la figlia, per chiedere cosa ne pensasse della nuova terapia a cui stavano sottoponendola? O forse l'hanno fatto e hanno deciso comunque di ignorarne i consigli?
Tra l'altro si legge sul sito del Corriere (qui) che la sedicente dottoressa (?) sarebbe una seguace dell'antroposofia, una sorta di scienza spirituale che "Si propone l'investigazione e descrizione di fenomeni spirituali per mezzo della osservazione animica mediante metodo scientifico" (fonte). Si legge altresì che i medici seguaci di questa "scienza" fanno largo uso dell'omeopatia. Ora, intendiamoci, questo potrebbe benissimo non significare niente come potrebbe invece spiegare la decisione di cambiare terapia eliminando l'insulina (che comunque, se non erro, dovrebbe essere un ormone naturale) per sostituirla con massicce dosi di vitamina c.
Ma siamo sinceri: chi di voi avrebbe dato in pasto un figlio a una così? Io e Chiara, poi, abbiamo sempre avuto un'idea nostra sull'omeopatia, e al massimo la useremmo forse per curare un raffreddore, figurarsi il diabete.
Ma perché questo post, direte voi? Non lo so. Come ho detto sopra, quando leggo queste cose (in particolar modo quando ci vanno di mezzo i figli per le scelte dei genitori) mi sorgono sempre un sacco di domande.
Domande che poi giro ovviamente a voi, altrimenti che ci state a fare là fuori?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Rifarei tutto
Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Sull'omeopatia credo che la pensiamo allo stesso modo.
RispondiEliminaSecondo me l'aspetto piu' agghiacciante e' questo. Cito il giornale:
E' stata lei [l'omeopata], consigliata da un medico di Bologna ai genitori della sedicenne fiorentina, a prescriverle massicce dosi di vitamine al posto dell'insulina per curare il diabete.
Quindi e' stato un medico a dire ai genitori di affidarsi alla medicina alternativa. Io inizierei a indagare lui. I genitori magari sono degli sprovveduti, ma da un medico ci si aspetta un po' piu' di responsabilita'.
Stamattina ho avuto modo di leggere altri articoli sulla vicenda, e pare che il famoso medico bolognese abbia sì dato il numero dell'omeopata ai genitori, raccomandandosi però di non sospendere in ogni caso la precedente terapia (forse aveva subodorato qualcosa?).
RispondiEliminaSul Corriere online si legge infatti:
A confermarlo è stato lo stesso professionista, contattato dall'Ansa nel suo studio «Terapeuticum» alla periferia di Bologna. Il medico però ha precisato che lui aveva confermato la terapia a base di insulina.
Trovo comunque molto più gravi le responsabilità dei genitori. Su Il Resto del Carlino di oggi, infatti (purtroppo non sono riuscito a trovare l'articolo nella versione online), si legge addirittura che la giovane avrebbe manifestato, già pochi giorni dopo la sospensione della terapia insulinica, alcuni problemi. I genitori avrebbero quindi più volte contattato l'omeopata per avere spiegazioni, e lei li avrebbe ogni volta rassicurati dicendo che faceva parte della terapia e che non era il caso di preoccuparsi.
Mi pare - e mi dispiace dirlo - che se le cose stanno realmente così, se la sono davvero cercata.
A margine di tutto questo, vorrei comunque solo dire che forse sarebbe il caso di finirla di mettersi alla leggera nelle mani di queste persone. Non mi riferisco in particolare a questo caso, ma a tutti quelli (basta guardare Striscia una sera) che capitano e che sono probabilmente solo la punta dell'iceberg.
E' così difficile oggi accettare di convivere con una malattia che, seppur grave, ti consente comunque con le adeguate terapia di continuare ad avere una esistenza tutto sommato normale?
Cosa cavolo stiamo cercando?
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaIl punto non è tanto l'Omeopatia piuttosto che la medicina Cinese o Farmaci di Produzione Mondiale...
RispondiEliminaIL PUNTO è: xxxxxxx
Ora: Hai un figlio/a con il diabete...malattia che in base al tipo è più o meno grave, ma consente comunque una vita dignitosa se non normale... La mia domanda è: COSA CAZZO STAVANO CERCANDO DI FARE?!
Come si può sospendere l'insulina ad un diabetico?! Al di là di tutte le cose che ti può dire un qualsiasi omeopata/cialtrone?!
Lo sanno anche i bambini: DIABETE=INSULINA.
Mi sembra di tornare indietro di qualche anno, quando scoppiò il caso "ALOE"!
Anche lì l'assurdità del pensiero umano...
Essere disperati non è una scusa per fare cose STUPIDE, come sospendere la chemio e darsi in mano a curatori pagati CAPITALI.
Ancora peggiore questa situazione dove la STUPIDITà si somma alla RELATIVA NORMALITà della situazione.
Mi stupisco ancora io... la gente crede neglio Oroscopi, nei Maghi e in Dio...
Io Darei la GALERA AI GENITORI e all'OMEOPATA.
Andate in Pace
........
Gianluca, mi scuso con te ma mi sono permesso di modificare il tuo commento perché quando ho aperto questo blog mi sono dato alcuni punti fermi. Uno di questi è che non ammetto insulti gratuiti, anche se rivolti a persone che possono aver commesso qualcosa che non si condivide.
Tutto ciò per rispetto degli altri lettori e ospiti di questo blog che possono avere opinioni diverse in merito, ma che comunque mantengono un certo decoro evitando il turpiloquio.
La discussione qui è sempre benvenuta, anche quando è accesa, ma deve comunque restare entro certi limiti di creanza, rispetto e buon gusto. Questo per evitare, anche in futuro, che sia obbligato a inserire la moderazione dei commenti, cosa che non mi piace per niente.
Grazie e scusa ancora.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi assumo tutta la responsabilità legale/morale di ciò che ho detto, anche se è stato tolto.
RispondiEliminaLascio a voi i futuri commenti su questo blog.
Mi limiterò a leggerlo come ho fatto fino ad ora!
Sono troppo nervoso e cattivo per scrivere qui...specialmente se poi ne va di un decoro/serietà di questo blog e di chi lo ha messo on-line.
Quindi statemi bene! E continuate a tenere vivo il dialogo.
Detto questo:
Saluti
Chiariamo un po' di cose riguardo la terapia insulinica.
RispondiElimina.1 L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas in caso di assenza di produzione occorre "tamponare".
.2 Sono vent'anni che l'insulina viene prodotta tramite DNA ricombinante, in natura non esiste. Nel senso che non c'è alcun modo di produrre insulina se non ingegnerizzando quella di maiale o ricombinando DNA batterico.
.3 Una qualsiasi terapia insulinica prevede il controllo glicemico poiché alla fine lo scopo è sempre quello di evitare che il glucosio superi il livello di insulina.
.4 Un genitore che, a conoscenza di queste tre cose sospende la terapia al figlio pensando che delle vitamine possano salvarlo è un ignorante, due genitori che insieme decidono di interrompere la terapia sono da sbattere in galera, ma non nelle nostre galere con campi da tennis, in una di quelle del terzo mondo dittatorial-comunista. Anche perché le sofferenze che la poveretta avrà patito prima dell'entrata in coma devono essere state atroci, ed in un mondo giusto vale la teoria dell'occhio per occhio, almeno così dice l'antico testamento.
Veniamo ora all'omeopatia che, come tutti (e per tutti intendo le persone con un quoziente intellettivo superiore a quello di un batterio) sanno, non funziona. Non è nemmeno una branca della medicina, è più una roba sciamanica, la ridente spiaggia sudamericana con palme e camerieri, sdraio e ballerine dell'ignorante (colui che ignora) e pensa che, qualsiasi rimedio naturale faccia meno male della "pastiglietta".
Va bene, ma cos'è l'omeopatia? Senza tirare in ballo quel criminale di Hahnemann che della suddetta finta-scienza è l'inventore o meglio dire ideatore possiamo riassumere il tutto con una sola parola, cialtroneria, ne più ne meno diversa dai rimedi della nonna. Ma quelli che non funzionano. Loro (gli omeopati) pensano che dandoti un milionesimo di millimetro cubo di sale tre volte al giorno ti passa il raffreddore. Va beh, viva lo Zerinol e l'acido acetilsalicidico (aspirina).
Torniamo a noi. Dopo tutto questo, i seguaci della cultura omeopatica, che ne pensano?
Amen
> specialmente se poi ne va di un decoro/serietà di questo blog e di chi lo ha messo on-line.
RispondiEliminaNon è questione né di decoro né di serietà. Quando ho attivato questo blog ho messo alcuni punti fermi, e uno di questi è che non tollero che da queste pagine si insulti gratuitamente chichessia, neppure l'ultimo dei criminali.
Qui è accettato tutto: la discussione, il confronto e la critica anche aspra. Lo spam, gli insulti e le scurrilità non le tollero. Si può esprimere la propria riprovazione e contrarietà verso qualsiasi cosa anche senza scadere nei facili slogan da bar.
Queste sono le regole: prendere o lasciare.