Da questo post del blog "La Mattanza del Compagno" (errori di grammatica e punteggiatura a casaccio compresi):
E' pieno internet di blog di gente un po' fuori dal normale, personaggi che nel più puro stile marxista leninista censurano (eh... la voglia non gli passa mai) omeopati, amici i Travaglio, antiberlusconiani, sostenitori di linux, detrattori della piadina pomodoro e mozzarella, chi più ne ha più ne metta...
Se guardate qui a destra c'è una nuova sezione, "Siti Non consigliati".
Date un'occhiata, nel primo che ho aggiunto, se cercate bene c'è anche il numero di cellulare dell'autore, potete tempestarlo di SMS se vi pare. Ma che gente.
Ora, per carità, non ho mai messo in conto a priori di essere simpatico a tutti, ma - sono sincero - è la prima volta (almeno credo) che mi capita di essere inserito in una lista (lista, insomma) di blog sconsigliati. A differenza però di ciò che molti potrebbero pensare la cosa mi fa piacere.
Anche perché se i post (post?) inseriti nel blog in questione sono tutti più o meno di questo tenore...
Ribadisco, se non vogliono il nostro aiuto, perché insistere? Tra l'altro, non penso che la Birmania ricambierà mai in caso di tragedia italiana. Di conseguenza che senso ha dare... gratis? Abbiamo già i cazzi nostri ai quali pensare. Ne sono appena spariti 60.000 un altro po' di terremoti/tragedie ed il problema si risolverà da se, lasciamoli estinguere. Survival of the fittest!
...se l'amministratore mi avesse messo fra i consigliati mi sarei sentito offeso.
p.s.
ovviamente sto ancora cancellando la "tempesta" di sms arrivati al mio cellulare... :-)
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Beato te che hai la tua nemesi personale ;)
RispondiEliminaChissa' cos'e' che ha irritato tanto il suddetto blogger?!
Chissa' cos'e' che ha irritato tanto il suddetto blogger?!
RispondiEliminaforse l'invidia nel vedere che nel mondo c'è qualcuno con più neuroni di lui :D
> Chissa' cos'e' che ha irritato tanto il suddetto blogger?!
RispondiEliminaMah, qualche tempo fa abbiamo avuto un vivace scambio di battute nei commenti a questo mio post. In ogni caso, come ho già scritto, essere "sconsigliato" da blog del genere è per me motivo di vanto.
Come diceva mio nonno, "se un uomo non ha nemici, vuol dire che non ha combinato granché nella vita".
RispondiEliminaSconsigliare blog e siti è un atto di pessimo gusto, che, se mi concedi di dirlo, testimonia una certa pochezza mentale e intellettuale, nonché spesso anche invidia nei confronti di un sito di maggiore qualità.
RispondiEliminaNon è neppure un atteggiamento corretto, e quindi merita di essere esplicitamente biasimato. Per cui hai fatto benissimo a scrivere un post.
Pensa che, qualche giorno fa, ho ricevuto un commento d'insulti su "Oltre il cancello" (non so se ti rendi conto, è un blog talmente innocuo!) in cui un soggetto molto sgrammaticato,usando tante "k" al posto del "ch", mi ha insultata sostenendo che le immagini di quel blog sono orrende e che quindi il blog gli faceva "schifo". Ha anche aggiunto che io non sono in grado di fare i blog.
Ora, per carità, "Oltre il cancello" non deve piacere per forza, però sostenere che ha foto orrende mi sembra proprio una botta d'invidia tale da oscurare il cervello.
La verità è che il web è lo specchio della realtà: così come accade in essa, anche su internet esistono persone sgradevoli, e persino invidiose, da cui è bene stare lontani.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminadirei che devi cambiare profilo tariffario così più ti chiamano più ti ricaricano
RispondiElimina:-)
non dico cosa penso del tipo perchè quello sarebbe pure capace di denunciare
@ romina: Guarda, inizialmente non avevo intenzione di dedicare un post alla cosa. Semplicemente perché pensavo che non ne valesse la pena.
RispondiEliminaPoi ho cambiato idea perché l'episodio mi sembra sia l'esempio perfetto per evidenziare ciò che anche tu hai scritto nelle ultime righe del tuo commento (e che anch'io vado ripetendo da anni): e cioè che internet, nel bene e nel male, è lo specchio fedele della vita reale.
E così come nella vita reale esistono persone corrette che discutono argomentando, allo stesso tempo esistono anche quelle che preferiscono scegliere vie più brevi e meno faticose (è sempre stato più facile denigrare che argomentare).
> direi che devi cambiare profilo tariffario così più ti chiamano più ti ricaricano
RispondiEliminaBeh, visti i risultati dell'appello ho paura che non sarebbe conveniente. :-)
ma dove siamo??? vi rendete conto??? qst è gente sl invidiosa d qll k sn meglio d loro!!! quindi don't worry...fai bn a prenderla cn spirito!!! XD grande!.................piccola precisazione...se usiamo le k al posto del ch c'è qlk problema??? nn mi pare csì grave ma fate 1 pò voi...ciau ciau:P
RispondiEliminaEhm, problemi no, se non per il fatto che ho dovuto leggere due volte il tuo commento per riuscire a "tradurlo"... :-)
RispondiEliminaIn ogni caso io preferisco scrivere come mi hanno insegnato a scuola a suo tempo.
Ciao.
@ JOY: Invidiosi di che cosa? Di certo non invidiano nè la tua grammatica, nè la tua capacità argomentativa. Non bisogna arrivare alla laurea per scrivere bene: Andrea lo dimostra.
RispondiEliminaProblema K: nell'alfabeto italiano la K non esiste. Naturalmente l'apertura verso la lingua inglese e i termini che ne derivano portano all'uso delle vocali e delle consonanti di tale lingua, MA NESSUNA PAROLA ITALIANA CONTIENE LA K. Scrivi con K e abbreviazioni: non stai scrivendo un sms, non devi risparmiare caratteri... sei solo pigro o semplicemente incapace di scrivere correttamente.
Il tuo post è di una superficialità debilitante e quindi ho già dedicato troppo tempo.
@Romina: sconsigliare un sito non è nè di cattivo gusto nè lascia spazio a illazioni sulla pochezza mentale di qualcuno. Esempio: ho un blog e penso A. Un altro ha un blog e pensa B. Mi sembra giusto che il soggetto che la pensa A possa scrivere: "non andate a vedere B, o se ci andate andate per rompere".
Almeno io la penso in questo modo.
Secondo me la cosa non dovrebbe suscitare tutto questo scalpore: questo blog continuerà ad avere i propri lettori e immagino che a sua volta l'altro avrà i suoi.
Detto questo saluti.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnonimo@ "sconsigliare un sito non è nè di cattivo gusto nè lascia spazio a illazioni sulla pochezza mentale di qualcuno".
RispondiEliminaIo invece, pur rispettando la tua opinione, confermo in pieno la mia. Nel mio commento, infatti, intendevo riferirmi alle particolari "modalità" con cui è stato sconsigliato il blog in questo caso, cioè attraverso un post insultante e privo di argomenti. Fare una lista permanente di siti sconsigliati, oltretutto accompagnando tale iniziativa con un post offensivo e non certo argomentato, e addirittura invitando a inviare sms al blogger che suscita tanta antipatia, mi sembra davvero indice di pochezza mentale: una cattiveria gratuita, insomma, un atto meschino.
Che poi questo blog non ne ricaverà alcun danno, è sicuro. Tuttavia avere una reazione è più che giusto.
> Esempio: ho un blog e penso A. Un altro ha un blog e pensa B. Mi sembra giusto che il soggetto che la pensa A possa scrivere: "non andate a vedere B
RispondiEliminaJoy, probabilmente è questione di prospettiva, di visione personale delle cose, di stile. Se io sono il blog A e il blog B la pensa all'opposto di me, io non ne sconsiglierò mai la lettura ai miei lettori, anzi. Se non altro perché scenderei in questo modo al suo livello.
Quando ho visto il post, ti dirò, a parte un breve stupore iniziale mi è venuta spontanea una bella risata, tanto è vero che, come si può notare, il mio articolo l'ho buttato sull'ironico.
Se me la fossi presa avrei scritto un post dello stesso tenore invitando a mia volta i miei lettori a non visitare quell'altro, esattamente come fanno i bambini all'asilo. E cosa avrei guadagnato? (a) Mi sarei abbassato al suo livello, e (b) avrei ottenuto l'esatto effetto contrario, perché è noto che se si dice a uno di non fare una cosa, si può stare sicuri che sarà la prima cosa che farà. E questo vale specialmente in rete.
Sembrerà paradossale (neanche tanto poi), ma azioni di questo tipo non danneggiano chi le riceve, ma chi le fa.
Ciao Andrea,
RispondiEliminaio non darei troppo peso ne' farei troppa pubblicita' al sito che ti ha "sconsigliato". Come saprai meglio di me di mentecatti il mondo ne e' pieno
Gaetano
Concordo, anche se - come ho già detto - il mio intento non era certo quello di fare pubblicità, ma solo far notare che internet è nel bene e nel male specchio della realtà.
RispondiEliminaCiao.
Chiedo solo una cosa, ma quali errori di punteggiatura? O di grammatica? Io non ne vedo, ma saranno le due lauree a fregarmi, e non in roba inutile come filosofia/lettere.
RispondiEliminaV.
Beh, odio fare il puntiglioso, ma nella prima delle due citazioni c'è un errore grammaticale piuttosto grave e una omissione di segno di interpunzione.
RispondiEliminaQuale errore grammaticale?
RispondiElimina"E' pieno internet di blog"
RispondiEliminaIl termine "internet", nella lingua italiana, è inteso come sostantivo femminile (fonte). Avresti quindi dovuto scrivere "E' piena internet". Curioso che uno che gestisce un blog da alcuni anni non lo sappia.
Ma comunque, come ho già detto, questi sono dettagli tutto sommato irrilevanti: errori grammaticali di distrazione ne faccio parecchi anch'io. Non ho problemi ad ammetterlo.
Ciao.
Tu nel denigrarmi hai scritto che faccio gravi errori grammaticali, e questo secondo te sarebbe l'errore? Sei solo un inutile cialtrone cialtrone.
RispondiEliminaGRAVE ERRORE GRAMMATICALE? Va beh, torna in fabbrica che è meglio. Perché, se non lo sai te lo dico io:
internet: internet
ingl., in it. s. m. solo sing., rete informatica diffusa a livello internazionale ed utilizzata per lo scambio di notizie ed informazioni di vario genere.
SINGOLARE MASCHILE, IGNORANTE!
Va a coltivare l'insulina va', cialtrone che non sei altro, internet FEMMINILE? Ma che ti possano stracciare la licenza elementare!
ecco il link:
http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=ItalySearch&DS_resType=14&DS_userInput=internet&Trova.x=0&Trova.y=0
Qui c'è gente che l'italiano lo sa, mica dei poveri wannabe...
Condoglianze.
Potrei cancellarlo, ma lo lascio. Così, come ulteriore conferma a ciò che ho scritto finora.
RispondiEliminaPer quanto riguarda "internet", rimango ovviamente della mia idea.
SINGOLARE MASCHILE, IGNORANTE!
RispondiEliminaBeh si vede che i tuoi titoli accademici li hai presi al CEPU e/o usi vocabolari da 4 soldi
http://www.demauroparavia.it/58552
Per la determinazione del genere degli anglismi (o di forestierismi d'altra provenienza ma di genere neutro) che sono entrati in italiano senza adattamento si può enunciare la seguente regola: sempre il maschile, a meno che non agisca un sostantivo femminile italiano soggiacente, come ad esempio negli anglismi, al femminile in italiano, action painting ('pittura d'azione'), authority ('autorità') e black comedy ('commedia nera').
RispondiEliminaAccademia della crusca, teste di cobalto.
Comunque, state facendo un caso di una stronzata. Come vi si addice dopotutto, guardate il dito e non vedete la luna. Tipico, parliamo invece del "gravi errori di grammatica" che poi errori non sono, o meglio anche se dovessero essercene e, qui la questione è contesa, gravi non sarebbero. Cosa volete che vi dica, poveracci?
RispondiEliminaBoh, siete dei piccoli Travaglini in erba, senza lo spessore (odioso) del vostro maestro. La vostra idea di dibattito segue sempre la solita forma "Prendi una frase, estrapolandola dal contesto, criticala, insulta l'autore".
Tanto e teste di torio che vi leggono mica si informano.
Loro pendono dalle vostre labbra, essendo paragonabili a zombi acefali.
S'è visto, l'anagraficamente disturbato Gaetano, bla bla bla... e giù a trovare prove riguardo il "sesso di internet". Comicissima l'affermazione del grande guru delle galassie "Potrei cancellarlo, ma lo lascio." Certo, parlavamo di censura vero? Appunto.
Senti, ma, prendere bertuccia e bertuccine ed emigrare in un paese più idoneo ai tuoi ideali/modi di fare? Non so, tipo la Bielorussia, so che la gente come te la trattano molto bene, tipo in miniera o a mettere giù le traversine del tram.
Poi magari fai carriera e finisci al ministero dell'informazione, il fatto di avere un blog con quindicimila visite al giorno ti potrà aiutare, ma spiegami una cosa, perché hai Google ADSense?
Non sarà che sei veramente un cialtrone che fa tutto questo (in pieno spirito Travaglino) per cercare di racimolare qualche soldino? Dimmelo, se vuoi ti faccio un bonifico.
Per la determinazione del genere degli anglismi (o di forestierismi d'altra provenienza ma di genere neutro) che sono entrati in italiano senza adattamento si può enunciare la seguente regola: sempre il maschile, a meno che non agisca un sostantivo femminile italiano soggiacente, come ad esempio negli anglismi, al femminile in italiano, action painting ('pittura d'azione'), authority ('autorità') e black comedy ('commedia nera').
RispondiEliminaVegard, per correttezza (cosa che ovviamente ti manca) non si riporta solo la parte di una citazione che fa comodo, ma si riporta per intero. Capisco che il concetto può sembrare complicato, comunque questa è la parte che hai omesso di inserire:
Così si direbbe sia avvenuto anche per Internet che, nell’uso corrente non specialistico, si alterna liberamente al femminile rete, traducente immediato del confisso net. È infatti tutta al femminile la trafila di nomi composti da un determinatore (variabile) e un determinato (fisso: -net) indicanti le reti di computer nate in tempi più o meno recenti: Arpanet, Bitnet,Usenet, Intranet.
Io sono quello che censura, vero?
> ma spiegami una cosa, perché hai Google ADSense?
Perché nel mio blog ha un senso. Nel tuo sarebbe solo tempo perso.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminama lo sai che il simpaticone liberale e democratico è finito anche sul mio di blog?? spero di non dover ricorrere anche io alla moderazione per limitare "atti vandalici" ;)
RispondiEliminaps: ha dichiarato pubblicamente il suo ammmoore per te
> ma lo sai che il simpaticone liberale e democratico è finito anche sul mio di blog??
RispondiEliminaMi dispiace, mi sento un po' responsabile. Vabbè, cerca di lasciarlo perdere, si tratta di persone che si divertono così... l'unica soluzione è ignorarli.
Ti scoccia se non vado a vedere il suo post su di me che hai linkato? Mica per niente, è che per quanto mi riguarda la faccenda è chiusa. Faccia quello che crede, io ho di meglio da fare.
Ciao.
> Mi dispiace, mi sento un po' responsabile.
RispondiEliminama ti pare!?!?
mi piace il tuo blog e continuerò a leggerlo cmq, non ti preoccupare
> Vabbè, cerca di lasciarlo perdere, si tratta di persone che si divertono così... l'unica soluzione è ignorarli.
anche per me è chiusa: ho una tesi da fare e nn ho molto tempo da perdere ;-)
>Ti scoccia se non vado a vedere il suo post su di me che hai linkato?
assolutamente no: ho messo il link perché pensavo che lo prima o poi ci saresti tornato cmq, e soprattutto perché il tizio ha messo la tua foto col tuo gatto (quella che appare nei tuoi commenti e nel tuo profilo), vantandosi di averla messa senza chiederti il permesso; ho notato cmq che ha linkato direttamente l'immagine, senza copiarla... vedi te
ciao ciao
Ti rispondo citando questo commento di Paolo Attivissimo (preso da qui), che in passato ha avuto anche lui di questi problemi:
RispondiEliminaPurtroppo c'è gente che per sentirsi viva deve insultare gli altri. Internet offre loro un'opportunità ideale per farlo senza doversi neppure esporre al rischio di ritorsioni.
E' il brutto della Rete. Ma nonostante tutto preferisco che sia così, piuttosto che avere un gendarme che ti chiede i documenti in triplice copia prima di permetterti di pubblicare qualcosa. Una certa percentuale di imbecilli è il prezzo da pagare per la libertà d'espressione. [...] Preferisco lasciare che si scavi da solo la fossa del ridicolo.
Ciao.
mitico Paolo!! mi pare di ricordare quel post... :-)
RispondiEliminaCome episodico frequentatore di questo blog, non posso far altro che manifestare solidarietà ad Andrea. In seconda battuta, da laureato "in una cosa inutile" come Lettere, e ancor più da possessore di licenza elementare, tengo a segnalare - nel primo degli sproloqui che Andrea cita all'interno del suo post- un tratto ben più aberrante, nell'usus scribendi del suo autore, dell'equivoco sul genere grammaticale della "rete". A costo di passare per un irredimibile spocchioso, sento la necessità di rimarcare che "gli" è pronome personale di terza persona singolare! Un diverso impiego del suddetto pronome, tollerato nella lingua parlata, è francamente sconsigliabile, per ragioni di eleganza e chiarezza, in un testo scritto.
RispondiEliminaAggiungo che sporadiche (sporadiche?) lacune grammaticali sarebbero ancora un errore umano e comprensibile, se non fosse per il fatto che tali carenze vanno a corroborare una tesi tristemente scontata: "è pieno l'Italia" (chi legge perdoni il tenore della citazione) di persone che attraversano la scuola e la vita imparando poco o nulla, senza cogliere mai l'enormità del loro dramma esistenziale. Lascio al comune buon senso giudicare se sia stato più grave per loro aver perso svariate lezioni di italiano o non averne mai avute riguardo alla civiltà e al pluralismo.
Ora lo stesso fenomeno ha messo anche me :)
RispondiEliminaLascialo fare, si vede che si diverte così.
RispondiElimina