martedì 5 febbraio 2008

Il senso dello stato

Allora, a quanto pare, salvo (improbabili) sorprese dell'ultima ora, si dovrebbe tornare a votare. Come avrete probabilmente letto in questi ultimi convulsi giorni, c'è una divisione piuttosto netta tra i sostenitori de "al voto subito!", con l'attuale legge elettorale, e quelli invece del governo transitorio, durante il quale fare una nuova legge elettorale e poi andare a votare con quella.

Ognuna delle due correnti di pensiero ha ovviamente le proprie motivazioni, che, brutalizzando molto e se ho capito bene, si possono riassumere in questo modo: il centro destra è favorevole ad andare al voto immediatamente perché i sondaggi lo danno favorito (pare) e il centro sinistra cerca di prendere tempo per la stessa ragione. Ovviamente ci sono anche altri e più complessi motivi, ma questo è ciò che più o meno salta subito all'occhio.

Tra i sostenitori de "al voto subito!" - avrete notato - c'è il buon Mastella. Nei giorni scorsi il baldo ministro della giustizia (a questo punto "ex") ha fatto un'interessante dichiarazione, che più o meno è stata riportata da quasi tutti gli organi di informazione, ma alla quale - a mio modesto parere - non è stato dato il peso che merita.

La riporto pari pari da questo articolo del Corriere per quelli che magari se fossero persa:

"Poi Mastella ha fatto riferimento alle vicende giudiziarie che lo coinvolgono, spiegando che - dal suo punto di vista - è meglio andare subito ad elezioni anche perché «rischiando io la galera, come ho letto sui giornali» sarebbe meglio avere «l'appiglio di qualche garanzia...»"

Ora, basandomi solo sulla lettura della notizia, non sono ovviamente in grado di dire se si è trattato di una semplice battuta umoristica. In entrambi i casi, battuta o no, mi pare che se la potesse tranquillamente risparmiare. I commenti in rete su questa infelice frase dell'ex guardasigilli, che, va ricordato, è indagato con 7 capi d'imputazione (elenco qui), sono variegati: dallo stupore, all'incredulità e dalla rassegnazione alla tristezza.

A mio parere, oltre ad evidenziare un elevato senso dello stato, questa esternazione è la dimostrazione che ormai, questi signori, non solo vivono su un "pianeta giustizia" modellato esattamente su misura e che esula totalmente dai canoni tradizionali con cui hanno a che fare i povericristi e la gente normale, ma addirittura non si preoccupano più nemmeno di nasconderlo. E' sparito anche l'ultimo brandello di pudore. L'ingiustizia è alla luce del sole (come del resto è sempre stata, bastava solo volerla vedere).

E anche ammettendo il fatto che il povero Mastella abbia solo voluto fare un innocente battuta, non cambierebbe niente. E' l'idea che conta.

Ora, come dicevo all'inizio, pare che si tornerà a votare. Chi vincerà l'ormai irresistibile tentazione di prendere su moglie e figli, quel giorno, e di andarsene in gita mandandoli a quel paese, potrà basarsi, nella difficile scelta della coalizione da mandare al governo, sugli spostamenti di questa gente.

In pratica vedere con chi deciderà di stare e votare di conseguenza (cioè la parte opposta).

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