Non me ne frega niente se parlo male, se posso sembrare maleducato (vi garantisco che in condizioni normali non lo sono), ma non si possono leggere in questo cazzo di paese cose come questa.
Non si può continuare a sentire che (sempre dopo) si muovono il ministro della giustizia, gli ispettori, le inchieste. E' possibile che si debba cercare pateticamente di rimediare sempre dopo piuttosto che prevenire prima?
Ma chi è che fa le leggi in questo cesso di paese? E quale legge consente che un pedofilo recidivo che ha compiuto tre stupri sia a piede libero piuttosto che in galera o attaccato su a un albero, e con l'unico obbligo di presentarsi una volta al giorno in una caserma a firmare?
Affanculo! E scusate ancora.
domenica 17 febbraio 2008
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3 commenti:
al mio commento, mio marito ha risposto: amore, non si fa! ed io: si fa eccome! e lui: si, si dice, si pensa, ma poi non si fa!
mi andava di dirgli: quando e se avrai una figlia, poi ne parliamo! ti capisco perfettamente, ti è più che concessa la "maleducazione"...
Maria
In questo paese di buonisti prima ci dichiariamo contro la pena di morte, poi contro il carcere a vita, e presto contro il carcere in generale. Non vi meravigliate poi che assassini, stupratori di bambini, bancarottisti fraudolenti, mafiosi, siano tutti a piede libero. Io sono per la certezza della pena: chi commette un crimine deve subirne le inevitabili conseguenze.
Adesso, a mente fredda, riconosco di avere un po' esagerato nei toni e nelle espressioni, specialmente quella un po' infelice dell'albero.
Io, per principio e convinzione personale (chi mi legge da molto tempo lo sa), sono contrario alla pena di morte. Il problema è che spesso scrivo di getto, e quando leggo queste cose l'istinto del momento prevale sul lucido e freddo raziocinio.
A parte tutto questo, comunque, trovo che sia inammissibile che accadano queste cose. Non esiste nessuna giustificazione.
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