Panorama ha pubblicato un simpatico articolo che illustra un po' i progetti futuri di molti illustri inquilini di palazzo. In particolare di quelli dell'area di centro sinistra, che hanno già messo in conto un nulla di fatto della missione di Marini e hanno già pronosticato un prossimo ritorno del cavaliere in grande stile.
In sostanza, la domanda che si pongono molti di questi nel caso piuttosto probabile che si verifichino le due condizioni qui sopra, è: cosa farò una volta che le camere saranno sciolte? Dove troverò qualche altra poltrona sicura?
Se si guarda la cosa da una certa angolazione, fa piacere che certi interrogativi se li pongano anche molti appartenenti alla cosiddetta "casta", specialmente se si tiene conto che la stessa domanda ("cosa faccio adesso?") se la pone ogni giorno nel nostro paese qualche milionata di precari con contratti a termine.
Ecco quindi, per citare qualche esempio riportato sempre dall'articolo di Panorama, che Rutelli pare stia pensando di tornare al vertice del Campidoglio, attualmente occupato dal buon Veltroni (il quale a sua volta, per togliere definitivamente le tende, attende gli esiti della "mission impossible" di Marini). Da notare che qualora Rutelli decidesse di soprassedere sarebbero in pole per la medesima poltrona sia la Melandri che Gentiloni.
La Finocchiaro, invece (capogruppo al Senato del PD), starebbe valutando l'idea di prendere il posto del buon Cuffaro, la poltrona del quale dovrebbe liberarsi tra qualche settimana. E poi, a seguire, tutta la ridda di voci sugli ipotetici impieghi futuri: nonno Prodi possibile candidato alle prossime comunali di Bologna per il dopo Cofferati, la Bindi e Parisi in pianta stabile nella minoranza del PD, Pecoraro Scanio e Di Pietro segretari di partito a tempo pieno e "baffino" D'Alema in dolce far niente fino al 2013, in attesa di una possibile candidatura al Quirinale.
Questo, a grandi linee, insomma, il possibile scenario futuro. Ma c'è un fatto che ho notato leggendo il tutto: nessuno ha pensato di tornare a lavorare!
Ah, già, dimenticavo: per tornare in un posto bisogna prima esserci stati...
(via Panorama)
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