Il sistema operativo Windows Xp, di cui inizialmente Microsoft aveva previsto lo stop della commercializzazione a gennaio 2008, sarà invece regolarmente disponibile nei negozi fino a giugno, per decisione dei vertici della software house di Redmond.
La notizia è riportata da The Register in questo articolo. La decisione è giustificata da Mike Nash, vice presidente di Microsoft, con la necessità di rispondere alla domanda di una notevole mole di utenti che chiedono più tempo prima di poter effettuare l'upgrade al nuovo parto di zio Bill.
In realtà, stando a quanto si legge in rete, la decisione sarebbe in buona parte frutto della sostanziale "immaturità" e inaffidabilità del nuovo Vista, aspetti questi che fanno pendere - almeno dal punto di vista degli utenti - la bilancia costi/benefici dell'upgrade nettamente a favore dei primi. Molti vedono la scelta di Microsoft come obbligata e come eloquente indicatore dell'andamento di Vista sul mercato.
Altra probabile causa che ha indotto i vertici aziendali di Redmond a prolungare la permanenza di Xp sugli scaffali, potrebbe essere data dalla non marginale quota di utenti che una volta acquistato il pc nuovo con su Vista chiedono il downgrade a Xp. Questa possibilità è concessa da Microsoft ai vendor pc, e le varie aziende non ci hanno messo molto ad adeguarsi. Fujitsu, Hewlett-Packard, Lenovo, Dell, sono solo alcune delle aziende produttrici che, seppure con diverse modalità, offrono la possibilità agli acquirenti di recedere da Vista a Xp. Tanto che molti vedono già Xp come la più valida alternativa a Vista.
Insomma, l'impressione generale, alla luce di quanto sopra, è quella che con Vista zio Bill abbia voluto fare il passo più lungo della gamba, pagando così adesso il prezzo derivato dall'aver immesso sul mercato un prodotto "acerbo", e per di più con un elenco di periferiche che ancora non girano sul nuovo SO piuttosto lungo. Un sistema pesante, che obbliga la maggior parte degli utenti che desiderano provarlo a un poderoso aggiornamento dell'hardware, se non addirittura all'acquisto di un pc nuovo.
E - ormai è noto - l'utente che è "costretto" a fare qualcosa in genere cambia aria.
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