giovedì 27 settembre 2007

Pensionato ruba per fame. Bufala o realtà?

La notizia ieri mattina era riportata su quasi tutti i quotidiani in edicola, e anche le versioni online non si sono risparmiate. La storia, avrete capito, è quella del pensionato cagliaritano scoperto a rubare un pezzo di formaggio e un pacco di pasta. Non un ladro abituale, ma un "principiante" (proprio perché era la prima volta che lo faceva), costretto a rubare per fame perché con la misera pensione di artigiano la fine del mese era una meta irraggiungibile.

Ovviamente sono storie queste che danno da pensare e sulle quali c'è poco da scherzare (chi si reca quotidianamente a fare la spesa sa cosa voglio dire). Ma non è questo il punto di cui volevo parlare.

Dopo che la notizia ha fatto il giro dei quotidiani, della rete e dei telegiornali, ieri sera Repubblica (una delle tante testate che avevano riportato la notizia) pubblica un articolo (qui) che ha tutta l'aria di essere una specie di smentita della storia stessa.

In pratica, secondo il noto quotidiano, non si troverebbe più traccia del pensionato, tra l'altro ricercato anche dalle persone che avevano deciso di collaborare alla catena di solidarietà per aiutarlo. Non solo: non si troverebbero neppure i titolari del fantomatico negozio di alimentari che avevano perdonato il povero pensionato dando inizio alla catena di solidarietà. Neppure sul sito del quotidiano Unione Sarda, fonte presa come riferimento da molti dei quotidiani che hanno riportato la storia, iera sera c'era traccia della notizia.

"Emerge [...] qualche particolare che getta ombre sulla ricostruzione di quanto sarebbe avvenuto, e perfino dubbi sulla stessa veridicità dell'episodio", riportava eufemisticamente ieri sera Repubblica nell'articolo che ho linkato sopra.

Un modo elegante per dire che probabilmente si tratta di una delle maggiori cantonate di massa prese dagli organi di informazione in questo ultimo periodo.

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