E' di queste ore la notizia che Microsoft è stata condannata dall'antitrust americano al pagamento di 179 milioni di dollari allo stato dell'Iowa (maggiori dettagli qui) per abuso di posizione dominante e pratiche illecite adottate per mantenere tale posizione.
La causa era stata intentata ben 7 anni fa dal suddetto stato con la formula della Class-Action (una specie di denuncia collettiva esplicitamente prevista dal sistema giudiziario americano) assieme ad altri paesi: Kansas, Carolina del Nord, Nord e Sud Dakota, Tennessee e il Distretto di Columbia.
I rapporti tra gli enti che si occupano nei vari paesi del mondo di garantire il rispetto delle regole della libera concorrenza (antitrust) e l'azienda di Redmond non sono sempre stati (e non sono tuttora) idilliaci. Contenziosi e processi sono in corso un pò in ogni angolo del pianeta e anche l'Unione Europea in questo senso non sta certo a guardare (è del 2004 la condanna in primo grado al pagamento di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante in seguito alla nota questione del lettore multimediale Windows Media Player).
Che zio Bill già da un pò non faccia più il bello e il cattivo tempo per quanto riguarda sistemi operativi e formati è ormai assodato, e, come dimostra questa sentenza, non può che far piacere il fatto che qualcosa cominci a muoversi anche per quanto riguarda legalità e rispetto delle regole della libera concorrenza.
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