Repubblica pubblica oggi un articolo (qui) sul nuovo virus, scoperto qualche giorno fa da Symantec, che pare abbia la proprietà di cancellare i file con estensione .mp3 presenti sul pc.
Com'è noto, la stampa generalista non è in genere molto avvezza a parlare di informatica, e quando lo fa di solito "scopiazza" qua e là quello che trova da fonti più attendibili ed esperte. Caso (caso?) vuole che della stessa questione si occupi anche un sito che forse di queste cose ci capisce un tantino di più: per la precisione Webnews.it (qui).
In una mezz'oretta in cui non sapevo cosa fare ho provato un pò a sottoporre ad autopsia alcuni paragrafi dell'articolo di Repubblica per confrontarlo con quello di Webnews. Ecco cosa è venuto fuori:
Repubblica: "Worm significa letteralmente "verme", ed è una particolare categoria di malware[...] [...]È simile ad un virus, ma, a differenza di questo, non ha bisogno di legarsi ad altri programmi eseguibili per garantirsi una diffusione".
Qui, forse, l'autore ha fatto un giro sulla Wikipedia, che riporta: "Un worm (letteralmente "verme") è una particolare categoria di malware in grado di autoreplicarsi. È simile ad un virus, ma a differenza di questo non necessita di legarsi ad altri eseguibili per diffondersi".
Andiamo avanti.
Repubblica: [...]"lo spauracchio è un nuovo worm, che ha appena fatto capolino in rete. Il suo nome, W32/Deletemp3, è stato battezzato dalla Symantec, e il suo fine ultimo è la cancellazione di tutti i file musicali che si trovano sul computer. A rischio, almeno potenzialmente, sono tutti gli utenti con sistema operativo Windows".[...]
Webnews: "Un nuovo worm ha fatto capolino sul web[...] [...]Il nome di battesimo è giunto da Symantec: W32/Deletemp3 è un worm che come fine ultimo ha la cancellazione di tutti i file musicali .mp3 contenuti sul pc. Potenzialmente a rischio tutti gli utenti in ambiente Windows".
Repubblica: "Il malware, al momento, non ha ampia diffusione, per cui il pericolo è ancora limitato. Inoltre, si tratta di un worm estremamente semplice da eliminare, e il possesso di antivirus Symantec aggiornato è sufficiente a garantire lunga vita ai propri file".
Webnews: "Il worm non ha al momento ampia diffusione ed il pericolo risulta essere pertanto limitato. Il worm risulta inoltre estremamente semplice da eliminare ed il possesso di antivirus Symantec aggiornato è quanto sufficiente e necessario per garantire lunga vita ai propri file".
Repubblica: "Il danno potenziale non è da sottovalutare. Nel momento in cui si conserva una copia unica della propria discografia sull'hard disk, l'eliminazione dei file cancella la possibilità di accedere al brano, imponendone - se comprato online - un nuovo acquisto".
Webnews: "Il danno potenziale non è da sottovalutare: nel momento in cui si conserva una copia unica della propria discografia sull'hard disk, l'eliminazione dei file cancella la possibilità di accedere al brano imponendone un nuovo acquisto".
Repubblica: "Symantec ha comunque messo a disposizione una completa scheda tecnica sul worm, con tanto di dati aggiornati sull'espansione dell'infezione, modalità di attacco e dettagli tecnici per la sua eliminazione".
Webnews: "Symantec ha messo a disposizione una completa scheda tecnica sul worm con tanto di dati aggiornati sull'espansione dell'infezione, modalità di attacco e dettagli tecnici per l'eliminazione".
A questo punto un paio di precisazioni sono necessarie. Come si nota, alcuni termini tra i due articoli non corrispondono perfettamente, e questo è probabilmente giustificato dal fatto che chi ha copiato è probabile che abbia voluto dare una minima parvenza di originalità a ciò che ha scritto, senza limitarsi a uno sterile copia e incolla.
Ho scritto "chi ha copiato" per due motivi. Il primo perché è palese che i due articoli non possono essere frutto di due autori diversi, sono troppe le somiglianze. E secondo perché non è detto che sia Repubblica che ha copiato, potrebbe teoricamente anche essere stato Webnews (anche se, converrete con me, questa seconda ipotesi appare molto improbabile). Oppure entrambi potrebbero aver attinto da una terza fonte che però al momento non sono riuscito a rintracciare.
Repubblica, infatti, nella pagina in cui ha pubblicato l'articolo riporta la data (3 agosto) ma non l'ora di pubblicazione, mentre Webnews riporta sia la data (che coincide con quella di Repubblica) che l'ora (10,24). La mancanza di questo tipo di riscontro impedisce quindi di avere l'assoluta certezza di sapere chi è stato il primo a pubblicare l'articolo.
In ogni caso nessuno dei due cita l'altro, e questa è purtroppo una pratica scorretta piuttosto in voga in rete. Repubblica non fa nessun riferimento esplicito a eventuali norme di ripubblicazione dei suoi articoli o di parti di essi, e quindi viene logico pensare che sia proibito. Webnews, invece, riporta chiaramente in questa pagina le norme (piuttosto restrittive) per poter ripubblicare i suoi articoli. Norme che impongono almeno un link ai suoi articoli in caso di citazione o ripubblicazione.
Insomma, qualcuno dei due ha utilizzato farina che non è del suo sacco in maniera - diciamo - scorretta, senza contare che a parte la mera questione del copyright ne esce un pò malconcia anche una della principali norme di educazione.
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Una sola parola: Impressionante !
RispondiEliminaGià, e purtroppo, come dicevo, si tratta di una abitudine piuttosto diffusa.
RispondiEliminaAd aprile avevo segnalato ad esempio un altro caso (qui), anche se ormai AdnKronos l'originale l'ha cancellato.
Prova questo tool:
RispondiEliminahttp://www.copyscape.com/
Forte. Peccato che la versione free presenti solo 10 risultati.
RispondiEliminaCondivido in pieno l'analisi portata avanti.
RispondiEliminaIn qualità di autore del pezzo, posso solo dare la mia parola che non c'è copiatura: sul nostro sito si potranno vedere SEMPRE citate le fonti per specifica regola interna che faccio rispettare quanto più puntualmente possibile. Nel caso specifico, ho contatti diretti con aziende che si occupano di sicurezza e dalle quali ottengo informazioni di prima mano sull'accaduto.
Non solo: per quanto possibile, evito personalmente di leggere fonti che non siano di prima mano per evitare anche solo involontarie "ispirazioni". Proprio per evitare questo tipo di figuracce.
Varie volte ho incontrato in rete pezzi "ispirati" ai nostri. Pazienza, penso che il tempo sarà giudice saggio ed equo :)
Ciao Giacomo, lieto di fare la tua conoscenza (anche se solo virtuale).
RispondiEliminaIo, in generale, non sono contrario ai pezzi "ispirati" (io stesso ho scritto alcuni post traendo spunto da WebNews, tipo questo ad esempio), e mi sta anche bene che un articolo venga ripubblicato esattamente uguale a un altro. Perché me la sono presa con Repubblica? Perché senza un riferimento sembra che sia farina del suo sacco, mentre è invece solo una scopiazzatura.
Nel mio blog o nel mio sito non troverai mai un articolo in cui non abbia segnalato la fonte o l'originale (come del resto accade anche per WebNews). E' solamente una questione di correttezza e di onestà.
Ciao di nuovo. ;)