mercoledì 8 agosto 2007

Mi è cascato un mito

Non che fosse proprio uno dei miei miti, ma in fondo mi era simpatico Cecchi Paone. Simpatia che è aumentata dopo la (sacrosanta) sfuriata in occasione della designazione - durante un'edizione dei Telegatti di qualche anno fa - del Grande Fratello come programma culturale dell'anno.

Capirete quindi che la notizia della sua partecipazione alla prossima edizione dell'Isola dei Famosi (se confermata) mi ha un pò fatto cascare le braccia (per non dire di peggio).

Ma come? Uno come lui, conduttore di trasmissioni come La macchina del tempo e Appuntamento con la storia, docente universitario con una mole di pubblicazioni di carattere scientifico-storico da fare invidia a Piero Angela, mi va a fare il naufrago all'Isola dei Famosi?

Inutile dire che spero in un suo ripensamento.

2 commenti:

Fabio ha detto...

non so come prenda lui la partecipazione a questo reality...però potrebbe essere lui quello furbo in mezzo ad un mare di stupidi...
anche io condanno spesso questi reality, ma il vero problema non è tanto la gente che vi partecipa ma chi li guarda!
è più scemo uno che passa 2-3 mesi a farsi vedere dalle telecamere e non lavorare (grande fratello), o fare prove varie (isola dei famosi), e, oltre a guadagnare un sacco di soldi, può farsi una grassa risata alla faccia di quelli che lo guardano e che gli costruiscono il suo successo oppure uno che sta intontito davanti a quella scatola a guardare le inutili vicende di persone inutili quanto lui?
quello che vorrei veramente sarebbe uno che, dopo avervi partecipato, invitato a una di quelle tante trasmissioni, guardi la telecamera e dica "non sono io quello scemo, siete voi! voi che guardate trasmissioni spazzatura arricchendo gente che non merita tutto questo" e che si metta a ridere alla faccia di tutti quelli che lo guardano.
magari cecchi paone sarà uno dei tanti che vendono la faccia, però peggio di lui ci sono tutte le persone che contribuiscono a mantenere il successo di questa tv

Andrea Sacchini ha detto...

> però peggio di lui ci sono tutte le persone che contribuiscono a mantenere il successo di questa tv

Questo concetto, in realtà, lo davo per scontato (ne ho parlato altre volte). E non solo riguardo la televisione, dove è naturale (si fa per dire) che offra quello che la gente chiede.

E' un circolo vizioso, una sorta di processo che si autoalimenta: più la gente chiede di vedere stronzate, più la tv gliene dà. Più gliene dà, più la gente ne chiede.

Occorrerebbe qualcuno che avesse il coraggio di spezzare questo circolo perverso. E in fondo non è neanche vero che la gente chiede solo stronzate, come molti pensano. Ricordo ad esempio certe trasmissioni tipo Quark, che in prima serata su Raiuno facevano lo stesso ascolto di scherzi a parte su canale 5, anzi a volte pure di più. Segno che c'è un "pianeta alternativo" di persone che se gli metti davanti un programma culturalmente un pò più elevato di una soap opera non cambia canale.

Ovviamente non siamo ancora a livelli di paesi tipo l'Ingfhilterra, dove la BBC ti manda in onda il lunedì sera un documentario sulle tigri del Bengala e lo seguono 13 milioni di persone (da noi per mobilitare un numero di spettatori simile ci vuole la nazionale di calcio), però una certa fetta di pubblico che gradisce questo tipo di trasmissioni c'è.

Riguardo a Cecchi Paone, non so cosa combinerà come naufrago, ma ho seri dubbi che riuscirà a portare una ventata di "cultura" (sempre che sia questo il suo intento) in un posto dove il più intelligente è AlBano.

Anarchici in famiglia

A volte invidio la vita "anarchica" di Francesca, mia figlia minore, anche se spesso non concordo con le sue scelte. Anarchica nel...