giovedì 9 agosto 2007

Quando lo spammer si becca 30 anni

Il signorino che vedete nell'immagine qui a sinistra è Christopher Smith, uno dei più attivi criminali informatici degli ultimi tempi.

Si tratta di uno spammer, ed è stato appena condannato da una corte degli Stati Uniti a 30 anni di carcere per aver venduto farmaci online senza autorizzazione.

Se vi è capitata nella casella di posta elettronica qualche e-mail pubblicitaria che reclamizzava Viagra e simili (e sicuramente vi sarà capitata) è altamente probabile che l'artefice sia proprio lui.

La sentenza, che a una prima lettura può apparire esagerata per crimini di questo tipo, è stata motivata dal rifiuto del personaggio di interrompere la sua illecita attività, nonostante gli fosse già stato intimato una prima volta nel 2005 dalle autorità federali statunitensi.

Notizie come questa dimostrano come il muro come garantisce l'impunità di questi personaggi sia sempre più pieno di crepe. I precedenti che lo dimostrano non mancano: dal recente arresto da parte della Guardia di Finanza degli autori di una versione delle famigerate false e-mail di Poste.it, passando per l'identificazione degli autori della truffa del Capitano Prisco Mazzi, fino ad arrivare al recente arresto, sempre negli Stati Uniti, di un illustre collega del personaggio in questione: Robert Soloway.

Ci auguriamo che queste operazioni condotte dalle forze dell'ordine servano da monito a chi pensa di poter utilizzare impunemente internet come terreno per i propri loschi traffici.

1 commento:

  1. Oh, grazie per la buona notizia! Ogni tanto ci vuole!! Ciao.

    RispondiElimina

Perché siamo come siamo?

Sto leggendo un interessantissimo saggio di Guido Barbujani: Sillabario di genetica per principianti . A un certo punto mi sono imbattuto ne...