Il noto motore di ricerca pare intenzionato a ridurre i tempi di conservazione dei dati personali
La notizia (che attendiamo di poter verificare con mano) farà sicuramente contento chi (come il sottoscritto) non vede di buon occhio il fatto che le proprie informazioni personali vengano trattenute a tempo indefinito dai portali che forniscono un servizio agli utenti. Bene. Google, secondo quanto circola in questi giorni in rete, pare intenzionato a ridurre notevolmente i tempi in cui queste informazioni vengono conservate nei suoi database.
Come probabilmente quasi tutti sanno, infatti, quando noi utilizziamo il motore di ricerca, vengono registrate nei cosidetti file di log del portale molte informazioni che riguardano l'utente, come ad esempio l'indirizzo ip, il tipo di ricerca effettuata, il sistema operativo utilizzato, il tipo di browser, ecc. Questo, naturalmente, se la navigazione non avviene utilizzando strumenti tipo TOR, Anonymouse.org e altri, che consentono di navigare anonimi e al riparo da "occhi indiscreti".
Queste informazioni personali, registrate nei file di log gestiti dai server di Google, consentono di ricostruire in maniera molto precisa l'identità e le azioni svolte dal singolo utente (siti visitati, informazioni ricercate, ecc...). Fino ad ora queste informazioni venivano conservate per un tempo praticamente illimitato. Ora, dopo appunto la decisione presa dai vertici di Google, sembra che questo tempo non sarà più indefinito, ma sarà limitato a un periodo che va dai 18 ai 24 mesi, trascorsi i quali i dati dovrebbero (per ora uso il condizionale) diventare anonimi.
La decisione presa dai responsabili del noto motore di ricerca, che comunque non sarà operativa prima di un anno, è stata presa dopo alcuni colloqui avvenuti tra i vertici del portale e i responsabili dei servizi di tutela della privacy di Europa e Stati Uniti, che avevano già da tempo mostrato qualche perplessità sulle modalità di gestione dei dati personali dell'utenza.
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