giovedì 1 marzo 2007

Prime contromosse dei gestori

Zeus News segnala oggi, in questo articolo, che in occasione dell'approssimarsi del 5 marzo (data in cui è prevista l'entrata in vigore dell'abolizione dei costi di ricarica delle prepagate dei telefonini), alcuni gestori di telefonia hanno già adottato i primi provvedimenti "a caldo".

Così, giusto per permettere agli utenti di farsi un'idea dell'andazzo futuro prossimo.

5 commenti:

  1. Ciao Andrea.

    Se ti ricordi te l'avevo detto che la storia dei costi di ricarica era un falso problema e che i gestori avrebbero aumetato presto o tardi i prezzi. Addirittura i sindacati stanno iniziando a piagnucolare per Wind: poverina andra' sul lastrico con l'abolizione dei costi di ricarica e aumentera' la disoccupazione. Con tutti i soldi messi in tasc.. ehm volevo dire con tutti quei soldi spesi nell'installazione di un numero pressoche' infinito di ripetirori per coprire tutta l'Italia :-)

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  2. Indubbiamente l'abolizione di questa "tassa" (perché di tassa si tratta) comporterà una notevole diminuzione degli introiti dei gestori. Resta da vedere se la situazione sarà così tragica come sembrano prevedere loro (già si parla di licenziamenti, difficoltà di bilancio, ecc...), oppure se camperanno bene lo stesso.

    In ogni caso, visto che come è noto si tratta di una tassa solamente italiana, una sua eventuale eliminazione avrebbero dovuta metterla in conto da tempo, visto che oltretutto è già da parecchio che se ne parla.

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  3. Non sono d'accordo che fosse una tassa: una tassa va allo Stato (o a chicchessia) che bene o male te la fa ritornare in servizi, per quanto spesso scadenti. La "tassa" di cui si parla era invece più somigliante a un pizzo: paghi extra su un servizio che già paghi, paghi solo a fondo perduto un tot a ricarica, un tot che viene intascato e che non va in servizi. Come se a casa mentre mi sto faccendo un boccone di una bistecca mi arriva il macellaio che mi chiede un extra su quello che mi ha venduto, ad un prezzo prima pattuito.

    In realtà ho forti sospetti che, se uno avesse tutte le ricevute, potrebbe andare a fare causa e farsi rimborsare almeno in sede di Comunità euorpea. Difatti, per come la ricordo io, il costo fisso di ricarica nacque come costo di "distribuzione" per compensare tabaccai eccetera. Applicare la stessa spesa extra quando non c'è nessuno da rimborsare (ricarica per bancomat o internet) e intascarsi i soldi a casa mia è un furto, e sono quasi sicuro che la penserebbero così in sede di Comunità europea.

    Secondo me qualcuno a questa cosa ci dovrebbe pensare. Come è possibile considerare legale farmi pagare il servizio di un tabaccaio quando io dal tabaccaio nemmeno ci sono andato?

    Io ho il sospetto che il Governo sia intervenuto anche perché c'era aria di condanna da qualche parte. Tanto è vero che i gestori non hanno fiatato, nessuno ha gridato allo scandalo che un Governo interferisse con le tariffe di aziende private.

    Qualcuno viene a piangere per l'aumento dei costi di gestione? Mi venga a spiegare come mai in altri posti in Europa (Irlanda per esempio) addirittura ci sono gli sconti se ricarichi tramite banche oppure online. Quindi invece che toglierti ti regalano minuti in più. E mi pare che se la passano bene.

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  4. Munti da tutte le parti come mucche,non ci resta che aspettare un toro che incorni tutti questi mangiapane a tradimento.

    Cia Maurizio

    San Leo

    Se avevo un impianto eolico mi ero fatto la corrente per un anno.

    Ma da te tira vento?

    Ciao

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  5. @ Schrodcat: una tassa va allo Stato (o a chicchessia) che bene o male te la fa ritornare in servizi

    Mmh... forse più 'male', ma vabbè... Comunque per il resto condivido.

    @ Maurizio: Se avevo un impianto eolico mi ero fatto la corrente per un anno.

    Io ho visto una variante della "pila a pippa" con la quale era possibile ricaricare un telefonino. :)

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