domenica 11 marzo 2007

Dico la mia... sui "DICO"

Chi in questi ultimi due mesi non ha fatto esperienza meditativa in qualche sperduto monastero buddista sulle montagne dell'Himalaya, si sarà certamente accorto che uno degli argomenti che tengono banco nel nostro paese è quello sui cosidetti DICO (DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi). Visto che, come dicevo, ne parlano in questo periodo più o meno tutti (con tanto di manifestazione), vorrei dire due parole anch'io, anche perché già qualcuno mi ha chiesto cosa ne penso.

Dunque, come vi sarete certamente accorti dal can-can che è venuto fuori da quando la questione è stata portata all'attenzione della pubblica opinione dal governo, si tratta effettivamente di un problema piuttosto delicato e per certi versi spinoso, perché va a urtare idee e convincimenti di una larghissima parte dell'opinione pubblica che vede la forma "canonica" della famiglia come marito e moglie regolarmente sposati in chiesa.

Per farla breve, comunque, il disegno di legge sui DICO ha la sostanziale finalità di equiparare diritti e doveri (successione, trattamento previdenziale, permesso di soggiorno, salute, morte, ecc...) di persone conviventi a quelli di chi si sposa in maniera "ufficiale" e riconosciuta dallo stato (marito e moglie in chiesa o in comune per intenderci). Da quello che mi è parso di capire, però, lo scoglio maggiore su cui si è arenata la possibilità di vedere risolta in maniera pacifica la questione, è quello che prevede il riconoscimento di questi diritti/doveri anche a coppie dello stesso sesso, e qui alcune considerazioni vanno fatte.

Innanzitutto, come mi pare ovvio, parto da come vedo e vivo io la cosa. E siccome sono regolarmente sposato in chiesa per libera scelta mia e di Chiara, scelta che è il frutto di un mio (nostro) personale convincimento, capirete che non posso prescindere da questo aspetto per affrontare la controversa questione. Quindi, per come la vedo io (chiamatemi retrogrado, all'antica, quello che vi pare), la famiglia è papà, mamma e figli. Mi dispiace, ma non riesco ancora a entrare nell'ottica di vedere due persone dello stesso sesso che si sposano, né tantomeno che abbiano la possibilità di adottare figli. Intendiamoci, non sono contro ai DICO a priori e per partito preso, e ritengo che alcuni aspetti che vadano tenuti in considerazione della proposta di legge ci siano.

Accanto a quello che dicevo prima circa il mio non vedere di buon occhio le unioni omosessuali, ci sono però alcuni aspetti che sono innegabili e che vanno secondo me tenuti in considerazione. Innanzitutto io sono uno di quelli che non vede l'omosessualità come una "malattia" da curare e quelli che ne sono "affetti" come elementi da internare in qualche oscuro ospedale-lager (come pensa qualche esponente delle alte sfere vaticane), ma siano semplicemente persone che hanno un altro concetto di sessualità. La storia ci insegna che da quando esiste l'uomo esiste l'omosessualità; che poi questa sia stata (e sia ancora) nel corso della storia oggetto di discriminazione e persecuzione (Hitler che bruciava nei forni gli omosessuali e gli zingari è solo l'ultimo esempio storico) e che da sempre gli omosessuali siano costretti a nascondersi e a condurre una vita "carbonara", è un altro paio di maniche.

Accanto a questi aspetti ne va certamente affiancato un altro, che mi pare di una certa importanza: la libertà. Quando si parla di libertà bisogna però sempre stare un pò attenti perché si corre il rischio (come succede spesso) di confonderla con il libertarismo. Il metro che andrebbe adottato, secondo me, fa sempre riferimento al vecchio ma efficace detto "la mia libertà finisce dove comincia quella di un altro". In pratica ciò significa che io non giudico chi adotta un comportamento (anche sessuale) diverso dal mio: dico semplicemente che se uno si sente realizzato in questo modo, benissimo, liberissimo. E non penso neanche che se venisse "istituzionalizzato" il matrimonio tra omosessuali sarebbe la prima pietra del tentativo di delegittimare, disgregare e indebolire la forma tradizionale di famiglia. Chi, come me, desidererà infatti continuare a sposarsi e a mettere su famiglia in modo tradizionale penso lo farà anche qualora venisse approvata la normativa in discussione. Quello che al limite si potrebbe contestare a questa legge è la sua sostanziale inutilità. Concordo infatti con chi dice che si poteva semplicemente modificare il codice civile senza bisogno di perdere tempo per creare una legge ad hoc (secondo me ci sono problemi più urgenti da risolvere prima dei DICO).

Quindi, sostanzialmente (e un pò "salomonicamente"), la mia opinione è che pur non vedendola di buon occhio, non mi sento - in nome appunto del detto che ho citato prima - di oppormi a una qualche forma di regolamentazione di queste unioni. Per il resto, l'unico limite invalicabile che secondo me non andrebbe mai superato, l'ho già evidenziato in questo articolo pubblicato un paio d'anni fa (in tempi non sospetti) sul mio sito internet.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea.

Completamente d'accordo con te. Anche se resto contrario, come credo anche tu, all'adozione di filgi da parte di coppie omossessuali. Mi verrebbe il brivido solo a pensarci.

Saluti dalla splendida Berlino

Andrea Sacchini ha detto...

Ciao Gaetano, buona vacanza a Berlino.

Anonimo ha detto...

uè genio ma hai mai notato che nel testo dei dico nn si parla di unioni omosessuali ma anzi queste unini sono esclude esplicitamente? in secondo luogo: anche ammettendo che sia inutile perchè riprende norme del codice civile, che problema può essere riunire quelle parti in una legge chiara e piu semplice? sinceramente ritengo grave che la gente parli senza sapere di cosa sta parlando, soprattutto su dei mezzi di comunicazione quali internet! il tuo blog è interessante ma questo parlare a caso su cose che nn si sanno mi fa chiedere quante altre cose tu possa aver scritto senza sapere nulla di ciò che scrivevi! ti suggerisco di informarti! per la cronaca anche se anticostituzionale e un po' omofobico nn ritengo che vadano riconosciuti gli stessi diritti della famiglia alle coppie omosessuali (che ripeto: nn sono oggetto dei DICO)!

Anonimo ha detto...

Non sono per vacanza.
Ma per lavoro!

Magari avessi i soldi per farmi una bella vacanza ...

Andrea Sacchini ha detto...

> uè genio [grazie, sempre saputo di esserlo] ma hai mai notato che nel testo dei dico nn si parla di unioni omosessuali ma anzi queste unini sono esclude esplicitamente?

No, non l'ho notato. E se è come dici tu sarebbe interessante sapere come mai il corteo romano a favore dei DICO è stato organizzato da Cgil, Arcigay, Arcilesbica e numerose altre associazioni omosessuali.

Ma, senza lambiccarsi tanto il cervello in difficili interrogativi, sarebbe sufficiente consultare la Wikipedia, la quale nella pagina dedicata ai dico (qui) dice riguardo ai beneficiari della legge (riporto testualmente):

«due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale».

Come vedi non occorre essere dei geni, è sufficiente leggere.

> sinceramente ritengo grave che la gente parli senza sapere di cosa sta parlando

Pienamente d'accordo.

> il tuo blog è interessante ma questo parlare a caso su cose che nn si sanno mi fa chiedere quante altre cose tu possa aver scritto senza sapere nulla di ciò che scrivevi! ti suggerisco di informarti!

Grazie del consiglio, vedrò di rimediare alla lacuna.

Anonimo ha detto...

wikipedia nn è il sito del parlamento! vai li e leggi! la manifestazione è stata organizzata da quasi tutte le organizzazioni omosessuali proprio per protestare sulla loro esclusione e per chiedere al governo di fare di piu! il problema è stato citato spesso su parecchi quotidiani, perchè nel disegno di legge gli omosessuali sono esclusi (altrimenti nn sarebbe mai passato in quanto le correnti centriste nn avrebbero mai accettato -vedi margherita e simili-) e questo solleva un problema di evidente incostuzionalità essendo in conflitto con il principio costituzionale di uguaglianza e con in concetto di generalità della legge. c'è di piu! all'esame della commissione nn sarebbe potuto passare e nn passerà proprio per questo problema, sempre ammettendo che ci siano i numeri per farlo passare-e nn ci sono!-;in parole povere si è fatto qualcosa che si sapeva nn sarebbe potuto trasformarsi in legge, indipendentemente dalla recente crisi di governo.

ciao!

Andrea Sacchini ha detto...

> la manifestazione è stata organizzata da quasi tutte le organizzazioni omosessuali proprio per protestare sulla loro esclusione e per chiedere al governo di fare di piu!

La legge sui DICO è pensata per tutelare i diritti dei conviventi, sia che siano maschio e femmina, sia che siano dello stesso sesso. Questo è scritto nella pagina che ti ho già linkato nel mio commento precedente. E questo è quanto afferma Fassino in questa intervista, pubblicata dal Corriere, della quale ti riporto il seguente estratto:

«Per quanto ci riguarda si deve giungere a delle conclusioni che non siano formali o prive di efficacia. Devono essere conclusioni che riconoscono dei diritti a chi ha scelto la convivenza, sia eterosessuale che omosessuale. Non si possono fare cose finte»

Questo è quanto afferma Fassino, che uno tra i più convinti sostenitori di questa legge. Se poi il sito del parlamento (appena ho un attimo vado a verificare) dice un'altra cosa, non posso farci niente.

Non è colpa mia se i politici dicono una cosa e ne fanno un'altra.

Ah, un'altra cosa: se non è un problema magari metti un nome o un nickname (va bene lo stesso): mi piace sapere con chi sto parlando.

Ciao.

schrodcat ha detto...

Mi sembra strano che nel disegno gli omosessuali siano esplicitamente esclusi. Uno dei blog che ogni tanto leggo è frequentato da molti omosessuali e devo dire che tale problema non è mai emerso. Mi sembra molto strano quindi. È vero che molti non sono soddisfatti del disegno, ma per alcune norme, non per una esclusione che, francamente, mi parrebbe paradossale. Anzi, da quel che mi risulta, allo stato attuale del disegno, persino nonna e nipote potrebbero contrarli. Ma forse mi sbaglio.

In ogni caso il testo verrà ampiamente rivisto in parlamento.

Io sono favorevole se non altro per garantire diritti ai gay perché sinceramente penso che siano e siano stati discriminati ed emrginati a sufficienza, sarebbe ora di consentire loro di avere un futuro garantito anche in due. Molti sono contrari alla possibilità di adozione, ma infatti finché non si parla di matrimonio questo problema non si porrà. In Italia dubito che se ne parlerà mai e quindi quel che è certo è che, vada come vada, ai gay non saranno consentite le adozioni, che poi credo sia quel che sostengono la maggior parte degli italiani.

Ma i diritti di coppia sono un'altra cosa e, sinceramente, non trovo neanche a cercarlo un valido motivo per dichiararmi contrario al ricnoscimento di alcuni diritti e doveri delle coppie omosessuali.

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo. Tra l'altro, proprio questa mattina (14/3) mentre ero in viaggio col furgone per lavoro, ho ascoltato un passaggio alla radio di un intervista a Grillini, il quale ha affermato che le coppie gay non sono interessate né al matrimonio né tantomeno all'adozione di figli; quello a cui puntano è una sorta di riconoscimento giuridico che li equipari alle persone sposate.

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