Come sicuramente avrete letto, anche questo fine settimana sulle strade italiane è stata una mezza ecatombe. Ieri sera, alla trasmissione di Fazio, Che tempo fa, la Littizzetto ha detto, tra le tante, due cose apparentemente banali ma profondamente vere:
- la prima è che è perfettamente inutile che i parlamentari (destra o sinistra in questo caso non c'entra niente) diminuiscano i limiti di velocità quando le case costruttrici continuano a sfornare bolidi che non sfigurerebbero su un circuito di formula uno
- la seconda è che chi corre in macchina pieno di alcol è un cretino, punto e basta
Quando queste cose, invece che un comico, le dirà un parlamentare, avremo fatto un bel passo avanti (specie poi se alle parole farà seguito qualche provvedimento concreto).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Storture
L'amministratore delegato (ex) di Stellantis, Carlos Tavares, dopo quattro anni alla guida del secondo produttore europeo di automobili ...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Ciao, purtroppo è una triste realtà, ma in pratica non si sensibilizza la popolazione nel giusto modo e con deterrenti adeguati. Ogni tanto vediamo qualche minuto di spot in tv, che dovrebbe sensibilizzarci su questo tipo di problema. Poi magari subito dopo vedi un bel macchinone da 150 cavalli ecc. ecc.. Non vi è serietà, coerenza, competenza, civiltà, senza tralasciare che nel nome degli interessi, ormai senza veli, queste parole sono cancellate dal vocabolario e dalle coscienze. Cmq all'età di 13 anni ho avuto la fortuna di andare in vacanza una ventina di gg. in Svezia da una mia zia, e li (parliano di quasi 30 anni fa') per questioni di sicurezza e di risparmio energetico il limite di velocità massimo, in tutte le strade, era di 90 km/h, e la gente che beveva (non poca, mi diceva mia zia) non si sognava minimamente di andare a guidare un veicolo che non fosse al massimo una bici. Comportamenti strani di veicoli che avrebbero potuto nuocere all'incolumità degli altri o palesemente incivili (carte o oggetti fuori dal finestrino), venivano segnalati alle autorità e quest'ultime dopo qualche segnalazione e in base alla gravità, faceveno sentire la propria presenza.
RispondiEliminaPensa che tristezza a 14 anni ho capito tante cose tristi del mio bel paese, ma ero fiducioso, arrivaranno anche da noi queste regole civili.... ancora aspetto :-( ...ascoltando sconsolato le notizie di cui sopra e ridendo amaramente sulle battute di un comico, sperando che i miei cari non vengano coinvolti in qualche incidente... ma le possibilità sono sempre più sfavorevoli.
P.S. Io ho avuto 4 anni fa l'esperienza di un furgone impazzito che ha invaso la mia corsia e che grazie ad una mia sterzata non mi ha preso di fronte ma solo di lato, a parte i danni materiali, per un anno appena vedevo un furgone bianco che avanzava nell'altra corsia, mi veniva una strizza. Dopo questa esperienza, ti assicuro, che se fossi al potere, mi muoverei a far qualcosa di buono, e credo che delle simulazioni realistiche, o delle cure alla "arancia meccanica", fatte sorbire ai nostri politici, servirebbero.
Eh, lo so. E' sempre il solito discorso del predicare bene e razzolare male. E così si sbattono in prima pagina le immagini delle stragi del sabato sera e in seconda pagina la pubblicità delle macchine.
RispondiEliminaE' un pò la stessa ipocrisia che si trova nelle ridicole scritte di avvertimento sui pacchetti delle sigarette ("il fumo uccide", "chi fuma avvelena anche te", ecc...). Lo stato ti avvisa che fumare fa male e nello stesso tempo incamera introiti mostruosi dalla loro vendita, e permette che ad esempio la formula uno, uno degli sport più amati e seguiti, metta in bella evidenza sulle macchine proprio la pubblicità alle sigarette.