giovedì 23 novembre 2006

Libero arbitrio

Ogni tanto mi frullano in testa delle strane domande. Domande che dovrebbero avere una risposta ovvia, ma che a volta non riesco a trovare.

Prendiamo ad esempio il casco. E' giusto che siamo obbligati per legge a indossarlo? Non fraintendetemi, non vorrei che pensaste che io sia contrario al suo uso. Tutt'altro. Però... ecco, c'è un però che mi frulla in testa.

Voglio dire, tutti noi sappiamo che il casco salva la vita, è dimostrato da molte statistiche. Ma qual'è il confine tra l'obbligo e il libero arbitrio? Mettiamo il caso, ad esempio, che uno dica: "Ok, sono cosciente della cosa. So benissimo che il casco mi dà una possibilità in più di riportare a casa la pelle in caso di incidente. Nonostante questo, e conscio dei rischi, decido di non indossarlo: se mi accoppo ne pagherò le conseguenze".

Il ragionamento, visto sotto l'ottica del puro raziocinio, è profondamente stupido, visto che il piccolo sacrificio di rovinarsi la pettinatura può dare come contropartita la possibilità di tornare a casa vivi. Se però lo stesso ragionamento lo inquadriamo nell'ottica della libertà personale, il discorso cambia. In fondo se non lo indosso, male che vada sarò io a pagarne le conseguenze: non ne riceverà un danno qualcun'altro. Non può ad esempio essere paragonato, che so, ad un autista di pulman che guida ubriaco con 60 persone a bordo.

Boh, non lo so. Stasera mi frullava in testa questa cosa.

Cosa ne pensate voi?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

In un mondo perfetto hai senz'altro ragione. Ognuno potrebbe fare, nei limiti della liberta' altrui, quello che vuole assumendosi le responsabilita' delle proprie scelte.
Ma se il tizio che cammina senza casco in una giornata uggiosa scivola e va a finire sotto la mia auto, difficilmente credo che ne usciro' indenne o senza grane con la sua famiglia o la polizia che mi ritirera' la license drive, anche se il casco non fosse obbligatorio. Soprattutto in un paese di m***a come il nostro (e lo dico con la tristezza al cuore, credimi). Quindi, forse, nel nostro mondo (che e' lungi dall'essere perfetto) e' meglio obbligare la gente ad indossare il casco.

Ciao

Maurizio Antonelli ha detto...

Perfettamente d'accordo con Gaetano.
Inoltre ricordo che quando si introdusse la legge, essa faceva parte anche di una manovra economica, in quanto sembra che la sanità spendesse tantissimo per la cura di traumi cranici dovuti ad incidenti stradali. Non ricordo le cifre, ma l'adozione del casco obbligatorio doveva far risparmiare un bel po' di soldi.
Il discorso fondamentalmente è questo. In Italia fotunatamente se ti fai male lo stato ti cura gratis. Naturalmente vedi di prendere le dovute precauzioni per non farti male. Se ti fai male per negligenza (perché ad esempio volevi preservare la pettinatura), sarebbe giusto che venissi operato e curato coi soldi dei contribuenti?
So che non è bello come discorso, ma dato che viviamo in uno stato civile, nonostante quello che dicano molti, in uno stato dove se hai bisogno di un trapianto di cuore la sanità te lo fa gratuitamente, nessuna istituzione, sulla carta, lascierà mai morire nessuno per strada. Quindi è giusto che ognuno si impegni anche ad autopreservarsi la propria incolumità.

Aggiungo una cosettina: personalmente penso che per chi venga trovato senza casco su un due ruote, oltre alla multa dovrebbe esserci il sequestro per un mesetto del veicolo; per la serie, bisogna fargli passare la voglia.

Maurizio Antonelli ha detto...

Altra cosettina: i ragazzi di 14/15 anni probabilmente non sono ancora maturi per capire l'importanza delle cose. Spesso sottovalutano i pericoli.
Devono essere i genitori, in primis, ad obbligare i propri ragazzi all'uso dei sistemi di sicurezza. Ed inoltre, una legge ad hoc, ci sta proprio benino.

Avanti su, lo sappiamo benissimo che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte (o incidenti) giovanili. La legge sulle cinture, sul casco o sui limiti di velocità penso che siano leggi positive e sacrosante.

Andrea Sacchini ha detto...

Gaetano: "Ma se il tizio che cammina senza casco in una giornata uggiosa scivola e va a finire sotto la mia auto, difficilmente credo che ne usciro' indenne o senza grane con la sua famiglia o la polizia che mi ritirera' la license drive, anche se il casco non fosse obbligatorio".

Sì, sono d'accordo; come unico appunto penso solo che se il tizio che si infila sotto la tua auto ci lascia le penne perché non indossa il casco, le conseguenze per te sarebbero le stesse che se ci lasciasse la pelle pur indossandolo. Ma questi sono più che altro dettagli tecnici.

maury: "Inoltre ricordo che quando si introdusse la legge, essa faceva parte anche di una manovra economica, in quanto sembra che la sanità spendesse tantissimo per la cura di traumi cranici dovuti ad incidenti stradali."

E' vero. Non l'ho menzionato nel post, ma uno dei motivi che indussero a promulgare la legge fu proprio quello di cercare di contenere le spese per le riabilitazioni dai postumi da infortunio dovuti a incidenti stradali.

> "...in uno stato dove se hai bisogno di un trapianto di cuore la sanità te lo fa gratuitamente, nessuna istituzione, sulla carta, lascierà mai morire nessuno per strada".

Beh, qui non sono molto d'accordo. E parlo per esperienza (anche se non mi sembra questa la sede più opportuna per approfondire). Ho vissuto personalmente l'odissea di un mio parente e ti posso garantire che, almeno nel mio caso, non è stato così.

> "...personalmente penso che per chi venga trovato senza casco su un due ruote, oltre alla multa dovrebbe esserci il sequestro per un mesetto del veicolo..."

Questa clausola è già in vigore. A chi viene beccato senza casco viene infatti sequestrato il mezzo seduta stante.

> "La legge sulle cinture, sul casco o sui limiti di velocità penso che siano leggi positive e sacrosante".

Pienamente d'accordo. Il senso del mio post non era quello di mettere in dubbio l'utilità e l'efficacia di questi provvedimenti. Io stesso, ricordo, quando ero minorenne e guidavo il ciclomotore (si parla di metà anni ottanta), portavo il casco addirittura pur non essendo ancora obbligatorio all'epoca.

Quello che ho voluto evidenziare io è quel senso, come dire, di "costrizione" (in questo caso a fin di bene) a cui sono particolarmente allergico. :-)

Capisco benissimo, ripeto, l'utilità di questi provvedimento, e, anzi, quando alle mie figlie comprerò il motorino (se glielo comprerò) sarà meglio che non le becchi senza, altrimenti prima che glielo sequestrino i vigili, glielo sequestrerò io.

Ciao ragazzi, grazie delle vostre opinioni.

Ah, maury, complimenti per il tuo post sugli animali: veramente bello.

Maurizio Antonelli ha detto...

Grazie Andrea.
A proposito. Se non avete visto il film "I due fratelli" ve lo consiglio vivamente. È a dir poco bellissimo.

Anonimo ha detto...

Io dico di no assolutamente,
perche' chi si fa male per la mancanza di casco viene curato con i soldi di tutti, quindi e' dovere proteggersi con il casco. Io piu che altro mi meraviglio di come possa essere arrivata cosi tardi questa legge!
Se qualcuno vuole il brivido del rischio va in una pista privata e prima si fa una assicurazione privata che in caso di incidente copra tutte le spese

Andrea Sacchini ha detto...

> "Io piu che altro mi meraviglio di come possa essere arrivata cosi tardi questa legge!"

Beh, come tradizione tipicamente italiana, noi arriviamo sempre dopo. Pazienza...

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