mercoledì 3 dicembre 2025

Stomaci forti

Riguardo alla questione della casa editrice filo-fascista alla manifestazione Più libri Più liberi, non so bene cosa pensare. Da un lato la voglia di essere d'accordo con gli 80 firmatari (tra cui Alessandro Barbero, Anna Foa e Antonio Scurati) della lettera con cui si chiedono spiegazioni agli organizzatori è tanta. Dall'altra, qualsiasi forma di censura mi fa sempre storcere il naso. Poi ci sarebbe il discorso della legittimità dal punto di vista legale, che si potrebbe riassumere nella domanda: in Italia pubblicare libri su fascismo e nazismo è proibito? La risposta è: dipende.

In base ai dettami della legge Mancino, in Italia non è proibito pubblicare libri sul fascismo se questi libri hanno un indirizzo storico/analitico. Il discorso cambia se hanno un indirizzo apologetico. I firmatari della lettera sostengono che una quota significativa dei libri che pubblica la casa editrice in questione hanno questo indirizzo, non si limitano cioè a riportare fatti storici, ma presentano quei fatti con valenze nostalgiche e come modelli da riscoprire. 

In ogni caso, sia come sia, siccome sono curioso ho cercato qualche titolo di quella casa editrice e ho trovato cose come: Donne, eroine, martiri delle foibe. Storie al femminile sulla frontiera orientale (1943-1945); Il gender esiste: giù le mani dai nostri figli. Scritti di controinformazione e di liberazione dall'agenda arcobaleno; Camerata. Il mio onore si chiama fedeltà.

Al di là della legittimità o meno del mercato di questi libri, ma che stomaco ci vuole per leggerli?

Servizio militare

Sta passando abbastanza in sordina (figurarsi) la notizia che il prossimo venerdì in 60 città della Germania ci sarà una gigantesca protesta studentesca contro il progetto del governo di reintrodurre il servizio di leva. Nel furore bellicista di questi tempi sciagurati, la cosa non stupisce. 

Perché protestano gli studenti tedeschi?

La proposta del ministro dell'interno Boris Pistorius, relativa all'introduzione del "Nuovo Servizio Militare", prevede i seguenti punti:

- *Registrazione obbligatoria* per tutti i cittadini tedeschi di 18 anni per raccogliere dati sulla disponibilità e idoneità per il servizio

- *Addestramento* di fino a 30.000 coscritti all'anno per potenziare le riserve attive

- *Servizio civile o militare* di 6-12 mesi, con la possibilità di scegliere tra attività militari o civili

La reintroduzione della chiamata di leva si è resa necessaria a causa della scarsità di organico e carenza di soldati nell'esercito tedesco. Il ministro inizialmente aveva assicurato che l'adesione sarebbe stata esclusivamente su base volontaria. Successivamente ha poi dichiarato che qualora non si raggiungesse un numero sufficiente di volontari, si ricorrerà all'obbligatorietà tramite sorteggio. L'obiettivo del governo è di portare il numero di reclute dalle attuali 181.000 a 460.000.

La protesta degli studenti in una sessantina di città tra cui Berlino, Bonn, Treviri, Norimberga, Lipsia, Dresda e Monaco, fa riferimento al diritto di vivere in pace e si appoggia all’articolo 4, comma 3 della Legge Fondamentale (la Costituzione della Repubblica Federale Tedesca), che sancisce la libertà di coscienza e nega la costrizione contro volontà al servizio militare.

Ma la Germania non è l'unico paese europeo che sta andando in questa direzione. La Francia ha annunciato il ripristino di 10 mesi di leva su base volontaria; la Polonia sta pianificando di addestrare "tutti gli uomini adulti" per rafforzare le forze armate; la Lettonia, la Lituania e la Svezia hanno già reintrodotto o potenziato il servizio militare negli ultimi anni; la Danimarca e la Norvegia stanno estendendo il servizio militare obbligatorio alle donne.

Boh, non so; forse stiamo impazzendo tutti.

martedì 2 dicembre 2025

Il risveglio di Tajani

L'aggressione dei tre attivisti italiani in Cisgiordania da parte dei coloni israeliani ha provocato la veemente e indignata reazione dell'ineffabile Tajani, il quale ha dichiarato che l'aggressione è "inaccettabile" e il fatto in sé è "gravissimo". Poi si è calmato e ha belato qualcosa al governo israeliano, chiedendo cortesemente (guai disturbare) che queste aggressioni non si ripetano più, ché non sta bene.

Ci sono voluti tre italiani presi a bastonate da quei simpatici ragazzi che occupano illegalmente dal 1967 la Cisgiordania per fare uscire dal letargo il ministro Tajani. Adesso che abbiamo la sua attenzione su questa situazione, prima che si assopisca di nuovo e torni ad abbracciare il sonno dei giusti potrebbe anche dire qualcosa sul fatto che i coloni israeliani occupano illegalmente quelle terre da 60-70 anni, sottoponendo a violenze, soprusi, prevaricazioni i legittimi abitanti. 

Breve riassunto per Tajani e i tanti smemorati che pullulano su queste lande.

L’espansione di insediamenti (colonie/“settlements”) da parte degli israeliani in Cisgiordania è iniziata dopo la guerra del 1967, quando quel territorio fu occupato da Israele. Nel corso dei decenni il numero di insediamenti e di coloni è cresciuto considerevolmente: entro il 2024-2025 si stimano circa 500.000 coloni nella Cisgiordania occupata (più altri nella parte di Gerusalemme Est). Secondo Wikipedia, "la violenza settaria e gli attacchi da parte di coloni contro Palestinesi nella Cisgiordania sono documentati da almeno gli anni 2000, con seri monitoraggi internazionali che iniziano formalmente nel 2006. Tra il 2010 e il 2019, ad esempio, secondo l’agenzia umanitaria dell’ONU per i Territori Occupati, sono stati registrati migliaia di attacchi da parte di coloni: almeno 2.955 incidenti, oltre 22 Palestinesi uccisi, e più di 1.258 feriti. Dal 2022 in poi i dati mostrano un marcato aumento degli attacchi: nel 2023 è stato il “record” per numero di incidenti di violenza da coloni nella Cisgiordania. Dal 2024 al 2025 la frequenza delle aggressioni è aumentata ulteriormente: secondo dati recenti, gli attacchi sono diventati quasi quotidiani — con mediamente diversi incidenti al giorno."

Ecco, questa è la situazione in quelle zone: una popolazione che occupa illegalmente territori non suoi, da decenni fa oggetto di vessazioni, intimidazioni, soprusi, violenze i legittimi abitanti di quella terra, mentre Tajani e molti di quelli che l'hanno preceduto dormivano il sonno dei giusti.

Trova le differenze

Il "signore" nella foto si chiama Khaled al Hisri, detto Al Buti. È un trafficante di esseri umani ed è considerato il braccio destro di Almasri. Era stato arrestato il 17 luglio all’aeroporto di Berlino-Brandeburgo su mandato della Corte penale internazionale. È rimasto sotto la custodia delle autorità tedesche fino a ieri, quando il governo di Berlino ha deciso di caricarlo su un aereo di stato e di riportarlo in Libia di consegnarlo alla Corte penale internazionale per essere processato.

Stomaci forti

Riguardo alla questione della casa editrice filo-fascista alla manifestazione Più libri Più liberi, non so bene cosa pensare. Da un lato la...