giovedì 12 settembre 2019

Decide il card. Bassetti per tutti?

Per il cardinal Bassetti, quindi per la Chiesa cattolica, non dovrebbe esistere un diritto a darsi la morte perché la nostra vita in realtà non è nostra, cioè non è nella nostra disponibilità, ma nelle mani di colui che ce l'ha donata.

Detesto tornare ancora su questi argomenti, ma ogni volta mi chiedo perché questa visione cattolica del fine vita debba essere imposta a tutti, compreso chi cattolico non è. È come se io andassi da Bassetti e gli dicessi: Senti, sul tuo fine vita decido io, e siccome del tuo orientamento cattolico non mi frega nulla, ora faccio una legge che impone che l'eutanasia sia applicata erga omnes, anche a quelli che la aborrono. Secondo voi Bassetti come la prenderebbe? Insomma, se voi cattolici avete la vostra morale, le vostre convinzioni e i vostri principî, e a me sta benissimo che li abbiate, perché li volete imporre anche a me?

E anche la trita e ritrita favoletta della vita intesa come dono presenta argomentazioni epistemologiche fragilissime. Per il semplice motivo che io un dono posso nella peggiore delle ipotesi anche rifiutarlo, e in quella migliore farci ciò che voglio, ed è la visione cattolica della vita intesa come obbligo che fa a pugni col concetto di dono e si avvicina semmai a quello di imposizione.

Voglio vivere in un paese dove ognuno possa decidere da sé come gestire la propria vita e la propria morte, e siccome non mi risulta di vivere in una teocrazia non mi sembra di chiedere troppo.

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