domenica 15 settembre 2019

La malattia delle parole

Sto leggendo Tutto è fatidico, di Stephen King, una raccolta di racconti noir. L'ho iniziato ieri, subito dopo aver terminato Tempo da elfi di Guccini-Macchiavelli, quest'ultimo iniziato subito dopo aver terminato Mody Dick di Melville. Andando a ritroso, sempre lo stesso meccanismo: un libro dietro l'altro, senza soluzione di continuità. Vivo in mezzo alle parole, parole lette e, quando vengo qui, parole scritte.

Ogni tanto mia moglie mi dice: "Smetti di leggere", e per un po' smetto; magari metto giù il libro e prendo in mano il cellulare, ma leggo anche lì: articoli, pagine di Wikipedia, approfondimenti di qualsiasi tipo. Le parole sono come un mare e io voglio sempre starci a mollo. Quando passo dalla camera da letto alla sala la prima cosa di cui mi preoccupo è quella di portarmi dietro il libro che sto leggendo, ho bisogno di averlo sempre sott'occhio perché potrei averne bisogno in ogni momento. Perfino in macchina. Ieri pomeriggio sono andato a Santarcangelo a prendere Francesca che usciva dal lavoro, è uscita con un po' di ritardo e nell'attesa ho letto, senza neppure slacciarmi la cintura, finché è arrivata. Mi ha detto: "Guarda che sorpresa, il babbo che legge!" e ha sorriso.

Amo le parole ma sono orso con le persone. Quando vado a camminare cerco sempre di prendere strade dove so esserci poca gente, in modo da evitare di incontrarne. Perché qua, bene o male, ci si conosce tutti ed è facile imbattersi in qualche conoscente. E lì è una tragedia perché poi ti tocca salutarlo e, nella peggiore delle ipotesi, cercare di fuggire con disinvoltura dai suoi tentativi di intavolare una chiacchierata, il peggiore degli incubi. Preferisco i libri alle persone, forse perché è più facile avere a che fare con le idee che con i miei simili. Chissà.

Magari è una forma di patologia, quella delle parole, non mi stupirei se lo fosse. E se lo fosse, vorrei guarire? No.

3 commenti:

  1. Nel caso fosse una forma di patologia, tutto sommato non sarebbe poi male se tu spargessi un po' il contagio: hai visto mai che ci ritroveremmo con più gente che legge, e meno gente che parla a vanvera... ;-)

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  2. E dopo chi voterebbe Salvini? :-)

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Buon Natale :-)