venerdì 2 settembre 2016
Per Isabel
Per Isabel è un romanzo difficilmente classificabile. Forse fantastico, forse onirico, forse entrambe le cose assieme e probabilmente anche altro, non so. Quello che è interessante, al di là dei possibili inquadramenti, che in fin dei conti lasciano il tempo che trovano, è che il racconto si snoda attraverso un percorso fortemente visionario e struggente in cui si incontrano personaggi più o meno improbabili, luoghi, sapori, sensazioni, impressioni, e il filo conduttore di tutto è la ricerca da parte dell'io narrante di Isabel, una ragazza che nella parte reale del romanzo è una studentessa universitaria antifascista negli anni del Portogallo sotto la dittatura di Salazar. A causa delle sue idee verrà tratta in arresto e incarcerata dalla polizia politica del regime salazariano e nella sua prigione morirà suicida. A questa si affianca la Isabel fantastica, onirica, sfuggente, l'oggetto della ricerca del protagonista, il quale, si scopre poi nel corso della lettura, cercando la ragazza cerca in realtà se stesso.
Mentre leggevo pensavo che mi piacerebbe visitare Lisbona e magari il Portogallo. Mi frulla in testa questo desiderio da quando, alcuni anni fa, cominciai a leggere i libri di José Saramago, e adesso che ho sottomano qualche lavoro di Antonio Tabucchi, come il summenzionato Per Isabel, il desiderio si rafforza. Magari un giorno, chissà.
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