Avrei voluto titolare questo post Nella merda, ma ho già provato in passato a inserire una parolaccia in un titolo, qui, e Google, che ospita questo blog, mi ha lanciato una dura reprimenda invitandomi a non farlo più, quindi uso il termine torbido, che dovrebbe passare senza problemi.
Il suddetto torbido sarebbe, nel caso specifico, l'"editoriale" di stamattina di Sallusti, un coacervo di invettive, rancore e cattiverie gratuite e infamanti indirizzate a Giuseppe D'Avanzo, giornalista (giornalista vero, questo) che ha lavorato per Espresso e per Repubblica e che è passato a miglior vita alcuni anni fa. Ecco, se D'Avanzo fosse ancora vivo potrebbe difendersi e, dopo ciò che ha scritto Sallusti, vincere con disinvoltura qualsiasi causa avesse voluto intentargli. Non può più farlo perché appunto se n'è andato. Non c'è niente da aggiungere.
Come scrive Alessandro Gilioli, Sallusti è questa roba qua.
"...e il mio maestro m'insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire..." (Franco Battiato)
lunedì 26 settembre 2016
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