In Francia sta per diventare legge - gli ultimi due passaggi in Camera e Senato saranno a fiducia, senza votazione (ma guarda un po'!) - la riforma del lavoro, auspicata da tempo da Hollande e Valls, e portata faticosamente avanti dal ministro El Chomri. Si tratta di una riforma profondamente edulcorata rispetto a com'era stata concepita a inizio percorso, ma che comunque mantiene intatti alcuni punti che la fanno assomigliare al famigerato JobsAct targato Renzi.
Due dei più controversi sono (1) la possibilità di licenziare personale dopo uno o più trimestri negativi dell'azienda - motivi economici, quindi - e (2) la possibilità di obbligare i dipendenti a lavorare più ore con retribuzione invariata (lavorare gratis, in pratica) qualora l'azienda riesca a strappare un appalto o una commessa che si riveli determinante per la sopravvivenza della stessa. E noi che qua stavamo a strillare per il JobsAct (che comunque rimane una mezza porcata).
giovedì 12 maggio 2016
Noi ci lamentavamo del JobsAct
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dove sono i sovranisti?
Se fossimo un paese in cui il patriottismo serio ha ancora un valore, un minuto dopo la frase di Musk sui giudici italiani il governo avreb...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento