Scrive Il Post che l'acquedotto di Firenze perde il 36% dell'acqua che veicola, contro una media nazionale che viaggia attorno al 40%. Cioè, per capirci, quasi la metà dell'acqua che circola negli acquedotti italiani va persa a causa della fatiscenza della rete idrica. Perché non si risolve questo problema? Perché riammodernare gli acquedotti costa un sacco di soldi, scrive sempre Il Post. E qui uno potrebbe replicare: anche le tariffe dell'acqua sono care, e tra l'altro ciclicamente aumentano pure, e con questi soldi non si potrebbero sistemare gli acquedotti?
(Siccome da queste parti si è un po' maliziosi, si pensa che la ragione vera sia che aggiustare un acquedotto è un lavoro che non si nota, perché i tubi stanno sottoterra, quindi è uno sforzo che non dà visibilità e non porta molti voti, ma, ripeto, da queste parti si pensa sempre male.)
"...e il mio maestro m'insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire..." (Franco Battiato)
giovedì 26 maggio 2016
L'acquedotto di Firenze (e gli altri)
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