lunedì 24 novembre 2008

La tragedia è incomprensibile

Più o meno sono queste qui sopra le parole del ministro Gelmini, accorsa ieri sul luogo dove un crollo all'interno di un istituto scolastico torinese ha ucciso uno studente e ne ha feriti un'altra ventina. Non entro nel merito della vicenda, né tanto meno delle sterili e stucchevoli polemiche posticce (è usanza nota quella di polemizzare dopo invece di agire prima). Faccio solo due veloci e brevi considerazioni.

Un'aula che viene giù come se fosse di cartone dà ovviamente un po' da pensare, specialmente se si prende in considerazione lo stato in cui sono messe in generale le nostre scuole. Sul sito di Legambiente, ad esempio, è pubblicamente riportato che quasi la metà degli istituti italiani non ha il certificato di agibilità statica (altri numeri li trovate qui), un dato che mi pare si presti a ben poche ambivalenze: significa cioè che la metà delle scuole italiane non può garantire l'incolumità di chi ci sta dentro. Capirete che chi, come il sottoscritto, ha due figlie che fanno le scuole medie nello stesso identico istituto in cui le ha fatte lui (una addirittura nella stessa classe), qualche preoccupazione se la pone.

La vicenda - a me come penso a molti - ha anche fatto venire in mente la tragedia avvenuta a San Giuliano di Puglia, dove nel 2002, in seguito a un sisma, il crollo di una scuola elementare si portò via 27 alunni e un'insegnante. Una tragedia di cui, a quanto risulta attualmente, nessuno ha colpa. Eh sì, perché quando lo scaricabarile - che anche questa volta puntualmente verrà fuori - tra chi doveva controllare e non lo ha fatto, chi doveva certificare e non lo ha fatto, chi doveva gestire e invece ha "malagestito" verrà fuori, risulterà che anche qui non è colpa di nessuno.

3 commenti:

  1. la cosa che mi fa venire la nausea di questa tragedia è l'ipocrisia e le cavolate.

    Per berlusconi è fatalità, per la ministra è un fatto incomprensibile, per il mio vicino di casa è sfortuna, per altri è una morte naturale.

    io non capisco perché il cervello è stato messo all'ammasso fino a questi livelli.

    se mi colpisce un fulmine è una fatalità

    se mi cade una meteora e mi sfascia la testa è una fatalità.

    se casco e mi rompo una gamba e un'auto mi investe e poi a retromarcia mi investe di nuovo è proprio sfiga...

    ma se crolla un controsoffitto non a norma, in una scuola che era stata segnalata come a rischio crollo e ammazza degli studenti non è né sfiga, né sfortuna, né fatalità...e chi lo dice evidentemente vorrebbe vedere assolti i responsabili.

    che schifo di Paese che è l'Italia..

    RispondiElimina
  2. Beh, non ci vedo niente di nuovo, se non il fatto che ha perso l'ennesima occasione per tacere (come gli ha giustamente fatto notare anche Storace).

    Per quel che riguarda l'intera vicenda, condivido pienamente quanto ha detto don Paolo.

    RispondiElimina
  3. presumo ci sarebbe stata una reazione ben diversa se a morire fosse stato il figlio di qualche politico...

    la cosa che mi inquieta non è l'ennesima idiozia del "nostro" premier ma il fatto che diversi italiani, in diversi blog, si siano accodati alle sue patetiche dichiarazioni.

    Sono d'accordo con quanto scritto da Don Paolo e anche da Storace.

    RispondiElimina

25 aprile

Teniamocela stretta, questa festa, e facciamo tesoro del suo significato, oggi più che mai, visto i tempi che corrono. Buon 25 aprile.