sabato 20 settembre 2025

Trova il nemico

Quando Lucio Caracciolo dice che è irrealistico immaginare che la Russia voglia attaccare e invadere qualsivoglia paese europeo la replica è sempre quella: eh, ma Caracciolo è filoputiniano! Quando lo dice Orsini, idem. Quando lo dice Dario Fabbri, come sopra. Quando lo dice Cacciari, uguale. Quando lo dice Travaglio, uh, apriti cielo: lo sanno tutti che il Fatto è finanziato dai russi. E via di questo passo.

Adesso lo mettono nero su bianco i servizi segreti italiani con l'avallo degli ambienti militari: che la Russia voglia dare l'avvio a un attacco in grande stile a qualsiasi paese europeo non sta né in cielo né in terra. A questo punto, se seguissimo il ragionamento dei filo-bellicisti, dovremmo dire che anche i nostri servizi segreti e i nostri apparati militari sono al soldo del Cremlino. Ma probabilmente neppure loro se la sentono di spararla così grossa.

Nel frattempo di questa analisi non parla nessuno, a parte La Stampa, che ieri ha riportato la notizia in un trafiletto a pagina due, perché non sta bene rovinare la narrazione che i russi cattivoni vogliono conquistare l'Europa intera fino a Lisbona. Poi come si fa a intortare la gente con la necessità improcrastinabile di riarmarci e di quintuplicare le spese militari, se non esiste un nemico che ci minaccia? No, dico, non vorrete mica che qualcuno mangi la foglia?

12 commenti:

  1. E per ricordarlo a, ad esempio Pedro Sánchez, Rutte ha detto una settimana fa che i missili russi possono arrivare a qualsiasi posto in Europa, come Madrid, tra pochi minuti.

    podi-.

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    1. Beh, quello che dice Rutte fa più o meno il paio con quello che diceva il suo predecessore Stoltenberg. Entrambi di cultura guerrafondaia.

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    2. Beh Rutte è il genio che qualche tempo fa ci spiegò paternalisticamente che l'UE spende troppo in stato sociale e che invece dovrà deviare tali spese in armamenti.
      In pratica è il CEO della NATO e il suo obiettivo è solo quello di raggranellare più fondi possibili: per raggiungerlo qualsiasi bugia è lecita.

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  2. Il fatto stesso che stiamo qui a sprecare fiato su queste fandonie è la prova che il sistema marcio ha centrato l’obiettivo: sviare l’attenzione dai veri problemi. Mentre ci raccontano che i russi sono pronti a invadere fino a Lisbona, intanto le bollette, i salari da fame, la sanità a pezzi e i tagli ovunque passano in secondo piano. I giornalisti gonfiano il palloncino perché a fine mese devono pur compilare il 730, ma noi? Noi che guadagniamo nulla da queste favole tossiche, continuiamo a farci prendere per il naso. Ecco il vero capolavoro: un popolo che discute dei mostri inventati mentre viene divorato dai problemi reali.
    G

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    1. Il fatto che si parli delle mistificazioni propalate dai sostenitori della guerra, non esclude che non si abbia coscienza dei problemi cui accenni tu. Si può tranquillamente essere al corrente di entrambe le cose.
      Se passi in rassegna le pagine di questo blog ti accorgi che pullula di post in cui si parla dello stato in cui versa il nostro paese.

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  3. Se passa l’idea dell’attacco russo, allora può passare pure che il 730 si compila ogni fine mese. Tanto la logica qui è la stessa.
    G

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  4. A parte le chiacchiere, in quanti siamo disposti a rinunciare davvero al nostro cappuccino e cornetto mattutino al bar, anche se dovessimo pagarlo in rubli?

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    1. Propongo di interpellare Pagnoncelli o la Ghisleri per un sondaggio ad hoc.

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  5. Però dovresti fare il passo successivo che, dal mio punto di vista, sarebbe capire quando e se i media italiani siano affidabili. E se non lo fossero sempre quali sarebbero allora i loro reali obiettivi o, meglio, gli obiettivi di chi li controlla...
    :-)

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    1. Sull'affidabilita dei media italiani non ho alcun dubbio. Infatti quando voglio informarmi seriamente consulto il Guardian, l'Associated Press e Reuters :-)

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    2. Sull'affidabilità di The Guardian ho molti dubbi, Associated Press e Reuters non li conosco abbastanza per giudicare... ;-)

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  6. Anch'io mi sono convinta di quello che dicono i "filiputiniani ". Ma sarà perché abbiamo paura della guerra? Ma intanto in Ukraine si ammazzano, e non da ora. Io credo nel negoziato ma non ci sono più i diplomatici di una volta tipo Kissinger e Andreotti

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