venerdì 12 settembre 2025

Il karma di Kirk

Forse si può chiamare karma, dal momento che il nazionalista cristiano Charlie Kirk, colui che definì George Floyd "un pezzo di merda", è stato ucciso proprio da quelle armi che amava tanto. Per la verità non è che le amasse in senso stretto, semplicemente era da sempre favorevolissimo al loro utilizzo da parte di tutti e considerava i morti americani a causa delle armi da fuoco un prezzo accettabile per difendersi "da un governo tirannico". Avere una cittadinanza armata è il prezzo della libertà, diceva.

A supporto di questa sua idea esibiva il paragone con le automobili, dicendo che anche queste ultime causano 50.000 morti all'anno. Se si vietasse l'uso delle automobili si avrebbero quindi 50.000 morti in meno, è vero, ma si rinuncerebbe ai vantaggi della mobilità. Si è quindi stabilito che il prezzo dei morti da pagare è giustificato dai vantaggi che offre quest'ultima. Stesso discorso per le armi.

Magari chissà, se Kirk fosse sopravvissuto all'attentato può darsi che certe posizioni le avrebbe riviste.

15 commenti:

  1. Le idee di certa gente non sono accessibili in scrittura ma solo in lettura: si stampano nella loro mente e non c'è verso di cambiarle.

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    1. Vero. Non è la regola, a volte le idee si possono anche cambiare, ma generalmente tendono a sedimentarsi nella nostra mente fino a incancrenirsi; quando si arriva a questo, poi è difficilissimo metterle in discussione.

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  2. La violenza e gli omicidi sono sempre da condannare ma se quotidianamente si fa propaganda usando gli argomenti della violenza, può capitare anche di esserne vittime.

    Pierre

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    1. Esattamente, e le probabilità di restarne vittime aumentano in paesi come gli USA, dove si può acquistare un'arma con relativa facilità.

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  3. Se fosse sopravvissuto si sarebbe atteggiato a martire e avrebbe rafforzato le sue abominevoli dichiarazioni.
    Del resto a farlo passare per martire adesso ci pensa Trump.

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    1. Per adesso si è limitato ad augurare all'attentatore, che nel frattempo è stato preso, di essere condannato a morte. Ma l'opera di martirizzazione inizierà a breve.

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  4. È già iniziata. Trump ha dichiarato che lo considerava come un figlio e che andrà al funerale. Inoltre pare abbia intenzione di conferirgli postuma la Medaglia Presidenziale, massima onorificenza USA che spetta a chi si sia distinto nella difesa degli interessi nazionali o nella scienza/cultura e simili. In passato l'hanno ottenuta persone come Steinbeck, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin e persino Elvis Presley.
    Dimmi tu se un razzista Maga è degno di aggiungersi alla lista.

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    1. Purtroppo sotto questi chiari di luna tutto sembra andare a rovescio. Viene in mente il celeberrimo "Tu hai vissuto in questi giorni, mio povero ragazzo, una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta" che Gugliemo da Baskerville disse al giovane Adso ne Il nome della rosa.

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  5. Nel 1327 avranno avuto i loro problemi, ma non saprei proprio dire quale tempo sia peggiore, il loro o il nostro.

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  6. La frase di Guglielmo appiccicata a un manifesto oggi, stesso effetto

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  7. kirk era un grand uomo, un martire, una persona speciale più volte messa in discussione dal substrato comunista-marxista simile a quello messo in atto in Italia che tende a vedere genocidi dove non ci sono. Spero gli venga dato il premio nobel postumo.
    Quest'uomo era coraggioso perché andava in quei covi marxisti americani che sono le università e aveva il coraggio di dire pane al pane e vino al vino.
    Era un sostenitore delle armi negli Usa. Del resto gli Usa riescono ad avere livelli bassi di delinquenza grazie alle armi. Questi sono dati di fatto

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  8. L'ultima tua frase cancella tutta possibilità di dibattere su tutte le precedenti.
    Ma se la sua morte fosse avvenuta da una macchina, potrei io dire la mia stessa prima frase di questo commento?

    podi-.

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    1. Podi, l'anonimo qui sopra è chiaramente un troll, un provocatore. Basta ignorarlo e non rispondergli, col tempo si stancherà e andrà a rompere i coglioni altrove.

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  9. non sono un troll sono il lettore del foglio che tu tanto disprezzi ed esprimo democraticamente le mie idee

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    1. I sinistroni qui lucidano i propri ego vanesi e rinforzano reciprocamente le loro credenze.
      Intere aree della realtà e della logica vengono omesse in quanto contrarie alle loro bislacche teorie.
      Degli scotomi ideologici enormi. Eppure son contenti.
      Quando qualcuno pone dei fatti sgradevoli, si adirano e il capo rimuove tutto. Il disprezzo è elargito abbondantemente.
      Liberi di commentare solo ciò che è gradito ed ortodosso.
      Poveri, a me_mi fan pure un po' pena.

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