domenica 7 settembre 2025

True Detective

Tra un libro e l'altro amo guardare qualche serie tv, in particolar modo quelle americane, interessanti perché generalmente raccontano un'America fuori dalla realtà. In generale detesto la televisione, ma qualche film o qualche serie tv scaricati da internet ogni tanto me li concedo. 

Le serie tv sono interessanti anche perché consentono di scoprire canzoni sconosciute, utilizzate spesso come sigla o inserite all'interno degli episodi per sottolineare e accompagnare la drammaticità di particolari passaggi.

Una di queste serie, la cui prima stagione mi è piaciuta tantissimo, è True Detective, un poliziesco/noir di una decina di anni fa ambientato in Louisiana, che ha per protagonisti una coppia di detective che devono affiancare all'attività investigativa la lotta contro i propri demoni. Uno dei due, Rustin Spencer "Rust" Cohle, mi ha affascinato fin dalle prime scene. Cioè, se una serie tv si inventa come protagonista un detective colto, oscuro, a tratti "gotico", lievemente misantropo, nichilista, pessimista, che discetta di spazio-tempo e filosofa su Nietzsche, quel detective diventa subito il mio mito :-)



Per quanto riguarda le canzoni che accompagnano la serie, due in particolare mi sono piaciute molto. Una è stata utilizzata come sigla ed è Far from any road (titolo che rappresenta come meglio non si potrebbe lo spirito della serie). È un pezzo dei The Handsome Family, gruppo alternativo country formatosi a Chicago negli anni Novanta. Anche le sonorità evocative e "oscure" di questo pezzo riflettono al meglio lo spirito della serie.




L'altra canzone degna di nota è invece Lungs, del cantautore statunitense Townes Van Zandt, artista chiuso, schivo, malinconico, che non ha mai raggiunto alte vette di popolarità ma che ha scritto pezzi notevoli sempre in stile country. 




Vabbe', vado a vedere cosa combinano "Rust" e il suo socio nella seconda stagione :-)

6 commenti:

  1. Penso una delle più belle serie con la stagione UNO, bravissimi i due attori, a distanza di anni me la sono rivista e non ha perso nulla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto che dalla seconda stagione tutto cambia. Vedremo.

      Elimina
    2. È una serie antologica, ogni stagione è a sé stante, ma le vicende si svolgono nel medesimo universo.

      Elimina
  2. "True Detective" è complessivamente un ottimo prodotto, la prima serie forse è la migliore delle 4.
    La seconda è quella, per me, meno riuscita, anche se mi ha fatto conoscere Rachel McAdams.
    La terza ripropone qualche atmosfera della prima, attraverso un'indagine portata avanti su tre linee temporali.
    La quarta è molto suggestiva, tutta ambientata nella lunga notte polare dell'Alaska.
    Musiche comunque sempre ben azzeccate.

    Se ti sta piacendo "True Detective" non puoi rimandare di vedere finalmente "Twin Peaks" 🦉 che, se ricordo bene, non avevi ancora approcciato in visione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che, nonostante la prima stagione mi sia piaciuta tantissimo, ho abbandonato la seconda dopo la prima puntata?
      Proverò con la terza XD

      Elimina
    2. Siamo allineati. La seconda stagione è un poliziesco con personaggi dannati e stereotipati all'estremo.
      La terza è quasi ai livelli della prima, a cominciare dal tipo di caso su cui si indaga. Mahershala Ali stellare portando il suo personaggio in tre epoche differenti quando altre produzioni avrebbero cambiato l'attore. E delle quattro stagioni, quella col mio finale preferito.

      Elimina

Assopimenti

Anche se quella tragedia è sparita dai radar con l'arrivo del cessate il fuoco, non significa che adesso là va tutto bene. Abbiamo vissu...