Qual era la percezione di Israele, fuori da Israele, prima dello sterminio in corso e qual è ora? Ma soprattutto quale era la percezione nel mondo degli ebrei (dopo duemila anni di discriminazioni e l'Olocausto) e quale è ora? Come può incidere, nella storia, nel futuro, questo radicale cambio di percezione? Ne verrà chiesto il conto a qualcuno? In buona sostanza, chi ha distrutto la stima di milioni di persone verso gli ebrei - il popolo che ha dato al mondo tra gli altri Spinoza, Freud, Arendt, Kafka, Benjamin, Roth, Bellow, etc etc etc?
Personalmente a me interessa più questo - storicamente parlando - delle vetrine spaccate da quattro coglioni o infiltrati, ma sicuramente sbaglio.
mi auguro siano domande retoriche
RispondiEliminaMi auguro che anche il tuo sia un commento retorico.
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EliminaUhmmm, fatto i cortei contro il genocidio di Gaza, sono per la pace e non violenza, no? E non sono pochi facinorosi, dato che hanno impedito di andare a lavorare chi voleva lavorare, e spaccato di tutto e di più...boh io non li chiamerei pochi facinorosi...e pacifisti. Ma e solo la mia opinione
RispondiEliminaSecondo alcune stime hanno manifestato circa 500.000 persone in 65 città d'Italia. Ciò significa che la stragrande maggioranza di queste ha manifestato e sfilato pacificamente. Però, come sempre accade, i telegiornali non hanno dato spazio alla stragrande maggioranza di persone che hanno sfilato pacificamente ma hanno dato rilievo agli incidenti. Gli sciacalli che abbiamo al governo manco a parlarne, visto che loro campano su questo.
EliminaPer quanto riguarda gli scontri e gli incidenti, sono purtroppo fenomeni che accadono a ogni manifestazione indipendentemente dal colore politico di chi le organizza, perché gli infiltrati, i provocatori e i cretini non hanno colore politico. Ci sono e ci saranno sempre.
No commento...
Eliminaanche io non ho capito il senso di quelle domande ma forse è un mio limite
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