martedì 21 marzo 2023

Maternità surrogata

Quello della cosiddetta maternità surrogata è forse uno dei temi più delicati, spinosi, controversi e divisivi nella società contemporanea, e i motivi si capiscono facilmente. In linea di principio io non sono contrario. Tra persone viventi ci può essere donazione di polmoni, porzioni di fegato, midollo osseo, pancreas, intestino, non vedo perché chi lo voglia non possa donare l'utero per consentire una gravidanza.

Il tema, come dicevo, è divisivo ed è forse uno di quelli che maggiormente induce a dividersi e a polarizzarsi in maniera manichea. Naturalmente sono tanti anche quelli che a causa della complessità e degli innumerevoli risvolti di carattere etico e morale sospendono il giudizio o non hanno una idea precisa in merito.

Quelli de Il Post hanno pubblicato un lungo ed esaustivo articolo in cui - e loro sono da sempre maestri in questo - spiegano bene cosa è la maternità surrogata, questione spesso banalizzata, confusa e ridotta a slogan fuorvianti tipo utero in affitto e simili. Per chi fosse interessato, l'articolo de Il Post è qui, mentre qui c'è un ottimo scritto di Giulia Siviero nel quale la questione viene affrontata con serenità e onestà, lontano da strilli, strepiti e me contro te.

21 commenti:

  1. Il giorno che vedrò una donna benestante prestare il proprio utero a una donna povera, forse darò un minimo di credito a chi è a favore.
    Ma poi non mi è chiaro cosa accade quando il prodotto nasce difettato. Chi se lo piglia? Ci sarà una garanzia di un paio d'anni?

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    1. Non lo so, ma si può più che legittimamente essere contrari anche senza ammantare di ironia decisamente fuori luogo la propria contrarietà.

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    2. Ti urta la mia ironia?

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    3. Assolutamente no. Mi sembra solo un po' fuori luogo vista la serietà e la complessità dell'argomento, e mi sarei aspettato argomentazioni più serie e prive di slogan ironici, come del resto hanno fatto gli altri commentatori. Ma se a te piace più l'ironia, liberissima.

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  2. Secondo me la parola chiave è "dono". Nessun problema se la maternità surrogata è un atto di generosità; se però nell'equazione si introduce un pagamento allora è inevitabile lo sfruttamento che, ovviamente, va evitato...

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    1. Non esiste alcun automatismo tra pagamento e sfruttamento. Certo, è possibile che ci sia anche lo sfruttamento, ma non è automatico. Nei paesi dove la GPA dietro compenso è legale, vengono fatti dalle autorità, prima di concedere l'autorizzazione, controlli e verifiche della situazione patrimoniale dei donatori proprio per evitare fenomeni di questo tipo. Poi, ripeto, in maniera clandestina e illegale è probabile che donne bisognose e in difficoltà si prestino a questa operazione per soldi, ma sicuramente non è la regola.

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  3. leggerevolare22/03/23, 18:08

    L'utero in affitto può diventare un vero e proprio lavoro nella classifica disperati e di questi tempi, vista la crisi e il lavoro che non si trova, può essere una alternativa alla prostituzione. Perchè è inutile fare gli ipocriti, qui non si gioca sui moralismi ma sui soldi per vivere. La maternità surrogata è sempre esistita. Molte donne hanno fatto figli per altre che non potevano, le nobili prima pagavano cameriere e poveracce pur di avere un figlio, e in qualche famiglia si è anche avuto il caso di sorelle che hanno fatto figli per poi cederli e farli crescere da parenti... quindi proprio adesso c'è questa necessità????!!! Dopo anni e anni di governo PD e 5 STELLE... ma dai

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  4. "Tra persone viventi ci può essere donazione di polmoni, porzioni di fegato, midollo osseo, pancreas, intestino, non vedo perché chi lo voglia non possa donare l'utero per consentire una gravidanza."


    Magari c'è una sottile ma profonda differenza, mentre tutti gli organi donati ci portano ad un prolungamento della - nostra vita - l'utero ne genera - una vita tutta nuova - su cui ci sentiamo autorizzati senza chiedere consenso...magari ci inventeremo qualcosa da dirgli quando capiremo che quella cellula avrebbe sviluppato da li a un po di anni la capacità di impostare domande che ci coglieranno impreparati nel fornir risposte!

    Perdonami Andrea se ci ho visto un analogia con la visione di quegli adulti che in quanto tali pensano e agiscono senza considerare lo sgomento dei bambini che fanno spesso fatica a comprenderli così interessati a complicare la semplicità e la naturalezza della vita , soprattutto quando compiono azioni che non li considerano affatto, sentendosi autorizzati a decidere per loro!

    Ma poi di cosa stiamo parlando di bambini o della legge di un sistema capitalistico?


    L.

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    1. Bambini a parte, ti pare che nella società odierna vita e capitalismo siano così divisi? A me no, come ho scritto nel commento qui sotto. E lo dico con dispiacere, sia ben chiaro.

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    2. Dal tuo interrogativo e dalla risposta stessa si evince che vi è consapevolezza, e non dico solo tua personale eh ...comprendimi,ed è forse ancora peggio averne e disfarsene contemporaneamente perché tanto le cose vanno avanti così da un bel po e non dobbiamo stupirci.È come dire molti non fanno la raccolta differenziata perché debbo farla io,senza capire che io e qualche altro possiamo fare la "differenza" che fa fronte all' indifferenza e alla rassegnazione,per la tutela dell'ambiente.Non so se mi sono spiegata.

      Bisogna rallentare e/o retrocedere un po credo,abbiamo smarrito qualcosa e non credo proprio che la si possa acquisire senza recuperarla, con questi ritmi che portano solo a schiantarci uno contro l'altro.No,non direi "bambini a parte " e non a caso sono arrivati qui a dare voce a ciò che non vogliamo udire, nonostante ne siamo consapevoli.Magari ci torno su quello che hai risposto di seguito giù.

      Ti ringrazio e buona serata

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  5. >quindi proprio adesso c'è questa necessità????

    A dire il vero, di questa materia si discute da tanti anni. Il tema è tornato di attualità in questi giorni perché il governo ha emanato una risoluzione, con valore legislativo, con la quale si è espressa negativamente su una proposta di regolamento europeo che puntava a uniformare le procedure di riconoscimento dei figli in tutti gli stati dell’Unione europea. Tutto qua.

    Per quanto riguarda la questione dei soldi, che mi pare sia la parte più scandalosa della vicenda, cioè il fatto che dietro alla generazione di una vita si instauri un mercato, vorrei fare presente che le nostre vite, la vita in generale, sono già regolate e inserite in un mercato. Lo sono da sempre.
    Quando stipuliamo una polizza assicurativa sulla vita, ad esempio, la compagnia assicuratrice non fa altro che assegnarle un valore economico; quando si deve risarcire un infortunio sul lavoro, per fare un altro esempio, lo si fa sul valore economico dell'infortunio. Se uno perde una mano viene risarcito sul valore economico della perdita della mano e così via, stessa cosa per altri infortuni.

    Ma si possono fare tantissimi esempi. Perché i migranti non li vuole nessuno? Perché sono un costo, se rappresentassero un profitto sarebbero accolti col tappeto rosso invece che essere lasciati affogare. Non conta niente il fatto che siano esseri umani, conta la loro valenza economica. Noi non siamo tanto diversi da loro, abbiamo infatti una rilevanza sociale se abbiamo un lavoro, se cioè siamo portatori di un profitto, altrimenti molto meno. Più in generale, viviamo in una società in cui, purtroppo, la vita è regolata dal mercato, e la GPA non sfugge a questa regola.

    Non sto giustificando questo mercimonio, intendiamoci, voglio solo evidenziare come l'indignazione per i compensi dietro la GPA ha poco senso, dal momento che la vita stessa che viviamo è regolata dal mercato e dall'economia.

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    1. 1) Bisognerebbe però impegnarsi seriamente a sciogliere e liberare un argomento così delicato ,semplificato in queste fastidiose sigle come GPA venendo fuori che parliamo di gestazione per altri sotto un compenso monetario, realtà oserei dire tristissima, per quella che è ...senza girarci attorno con coperture tra sigle e termini che possano abbellire o sminuire il senso della questione ,stiamo parlando di utero in affitto e i dati di questo mercato sono allarmanti , basta leggere delle tante donne dell'India che si offrono volontarie a questo corrispettivo monetario sfruttate in maniera a dir poco scandalosa. - Utero in affitto -usato come sinonimo di - gestazione per altri - con l'ulteriore connotazione che esprime nel termine “in affitto” il pensiero che il corpo della donna venga usato per trarre profitti , sfruttato economicamente. Utero in affitto quindi altro non è che accordo fra due o più parti, in virtù del quale una donna si impegna, dietro compenso a farsi impiantare un ovulo fecondato al fine di portare a termine una gravidanza per conto di altri ed a consegnare loro il bambino dato alla luce rinunciando a ogni diritto su di esso.(Mi scuso se sono stata ripetitiva ,ma vanno ribaditi concetti da cui tutto ha inizio,credo)

      Anche qui Andrea però io ci vedo " "tanti migranti bambini lasciati affogare" dopo aver scisso un contratto di compravendita, bambini ingannati da un accoglienza a tappeto rosso ,privati da sentimenti ed emozioni nutrizionali nello scambio fisiologicamente naturale tra madre e figlio.Come la mettiamo?Il problema è il non riuscire a prevenirli gli orrori lasciandoci cogliere impreparati, così evoluti esteriormente ma carenti se non del tutto assenti sotto un aspetto spirituale,anteponendo il nostro ego alla legge naturale!

      Beh io tutto questo lo chiamo "crimine"altro che "infortunio" ,perdonami ma è l'unico nesso che ci vedo.Un crimine però non prevede risarcimento che tenga a livello di mercato ,questa la sostanziale differenza.

      2) Non è assolutamente vero che i migranti non li voglia nessuno,esistono gli scafisti che hanno trovato in loro una fonte di ricchezza messa al sicuro prima del loro destino in mare non assicurato!Crimini anche questi ,purtroppo !Chi giustificherebbe questo mercimonio,ma COSA... è tanto evidente,si chiama dio denaro.

      Non saprei ma personalmente a me questa questione mette brividi e terrore, - l'indignazione - tanto per concludere è un sentimento da non sottovalutare,come a dire la natura che si ribella a ciò che è contro Natura!



      L.

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    2. Io la penso in modo diverso ma rispetto la tua opinione.

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    3. Ed io ti ringrazio tanto sai, anche se non la condivido rispetto ugualmente la tua di opinione ...che poi anche il fatto stesso del quanto dici di " non giustificare questo mercinomio" mi fa intravedere uno spiraglio di luce.Hai un indole caratterialmente pessimista e forse lo si evince anche da questo dibattito, più che dal profilo del tuo stesso blog:)Non posso che ringraziarti quindi e augurare a tutti noi uno stato di coscienza sereno.

      Buona giornata a te e a tutti i tuoi fedeli lettori.

      L.

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  6. Mi manca il nesso secondo cui la donazione di fegato, polmoni, reni, ecc... possa essere comparata alla donazione di utero. Le prime costituiscono donazioni definitive, l'ultima è un prestito per forzare qualcosa, e peraltro l'utero resta nella donna che lo "dona".
    E non sarò mai d'accordo con chi vuole generare vita in modi alternativi, invece di battersi per snellire le procedure di adozione di bambini già nati, capaci di provare emozioni e sentimenti, nonché titolari di diritti incluso l'essere amati.

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    1. >Mi manca il nesso secondo cui la donazione di fegato, polmoni, reni, ecc... possa essere comparata alla donazione di utero.

      Il nesso, a mio avviso, sta nel fatto che sono tutte operazioni utili alla vita, indipendentemente dal fatto che servano a salvarla/prolungarla o generarla.

      >E non sarò mai d'accordo con chi vuole generare vita in modi alternativi

      Legittimo. Ma vorrei ricordarti che la donazione di utero è una modalità di riproduzione che esiste da quando esiste l'uomo, tanto che è menzionata anche nella Bibbia.
      Se invece vogliamo riferirci all'aspetto puramente biologico, la riproduzione per via sessuale è uno dei modi in cui gli esseri viventi si riproducono, ma ce ne sono tanti altri.

      Per quanto riguarda lo snellimento delle procedure di adozione non potrei essere più d'accordo con te.

      La mia impressione è che, in generale, si guardi più al modo in cui vengono messi al mondo i bambini piuttosto che interessarsi a fattori come la loro educazione, le risposte che si danno loro, l'affetto ecc. Tutte cose che nella società rappresentano la vera emergenza e il vero dramma di oggi.

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  7. La donazione di un utero, al pari della donazione di qualunque altro organo, presupporrebbe l'espianto dell'utero da una donna e il suo successivo impianto in un'altra. Questa è una donazione. Tutto il resto è altro e il confine fra uso e abuso è sottile nonché mobile.
    Non riuscirò mai a trovare niente che possa farmi accettare questa idea: nessuna donna è un'incubatrice

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    1. Ma infatti nessuno pretende che chi la vede diversamente dall'altro debba accettare l'altrui idea. Ognuno, su questo tema, ha una propria idea e visione ed è giusto che ce l'abbia. Io non ho scritto il post per convincere chi la pensa diversamente da me a pensarla come me. Ho solo linkato un articolo in cui si spiega in dettaglio cos'è la gestazione per altri perché credo che in giro di sia un po' di confusione in merito, e anche per dire come la penso io, tutto qua.
      Ogni opinione, qui, è la benvenuta.

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    2. Sì, certo, il tuo intento era chiaro e spero di non essere risultata aggressiva...
      Il fatto è che dal mio punto di vista in ballo non c'è la donazione di un organo ma di un bambino

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    3. Tranquilla, non sei assolutamente risultata aggressiva e ho capito il tuo punto di vista.

      Sono abbastanza sorpreso, a dire il vero, della pacatezza che ho trovato nei commenti a questo mio post. In genere si tratta di argomenti, questi, in cui ci si "scalda" molto facilmente e altrettanto facilmente si scade nell'aggressività e nella mancanza di rispetto verso gli "antagonisti". I commenti arrivati finora, invece, sono stati finora tutti pacati e ognuno ha detto la sua argomentando tranquillamente. Sono contento di questo.

      Ciao, Flo.

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